- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

Per leggere tutte le poesie sinora pubblicate su larioinpoesia: scorri in basso, sino ad incontrare l'ultima poesia.
Noterai la scritta "Post più vecchi". Cliccandola, incontrerai via via tutte le pagine inserite, a partire dal gennaio 2008.

lunedì 30 giugno 2008

Antologia "LARIOINPOESIA" - Autori Vari

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- ANTOLOGIA POETICA LARIANA -

Si sono oggi concluse le selezioni
ed è in corso di impaginazione l'antologia "LARIOINPOESIA".

RINGRAZIAMO TUTTI,
per il comune impegno di partecipazione.


L'antologia accoglierà alcune tra le poesie pervenuteci e già pubblicate on line nel periodo compreso tra metà gennaio e fine giugno 2008.

Entreranno a far parte della raccolta 25 autori e 40 poesie.

Comunicheremo successivamente, mediante circolare diretta a tutti i partecipanti, l'elenco esatto delle poesie inserite.

L'ANTOLOGIA SARA' DISPONIBILE
DAL PROSSIMO MESE DI SETTEMBRE
(seguiranno ulteriori informazioni)
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domenica 29 giugno 2008

Romanza

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Volevamo aiutarci a non spegnerci nel cuore
lontani da
ogni appartenenza forse solo io
o anche tu fuori orario di chiusura.

Cercavamo parole che potessero ospitarci
nel linguaggio illuminato da
una luna discreta
complice l'ondeggiare silente del lago,
e delle
nuvole che in retaggio di pudore
volevano oscurarla.

Nessun nesso
casuale spiega la fiamma
di un volere quando si muore
sulla pietra del
mulino che macina grano

perchè la verità è fatica d'ascoltare più
della favola che narra di fossati e felci.

da Donatella Maino - (Trieste)
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venerdì 27 giugno 2008

Lago come...

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Lago come scappare al largo
vedere da lontano,
educo la mia vista
nell'osservare nel viaggio
le regole, tra tegole
plastificate di agosto.
E la natura riprende
i colori e il quotidiano
incerto evapora al sole:
ha odore di luce lunare
il caldo dei pensieri sudati,
a fumo il respiro affannoso che
si arresta nella testa,
quando il tempo ha il calore del corpo.

E' innocente vivere urbano come brezza d'estate
che tocca gelida nella pressione bassa dei tetti
nel deserto di una città vuota,
ma dalle finestre spalancate
- le voci dei vicini di casa, le televisioni accese,
il rumore delle stoviglie, i bambini che giocano -
Il piacere dell'estate.

Il sole che ogni giorno
tramonta nelle nostre teste
i pensieri galleggiano al largo in avanti.

da Alice Piccolo - (Como)
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Il lago Lario

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Scura la carnagione del lago
trafitto dalle montagne.
Dai rami si snodano
paesaggi increspati dal vento.
Tra le canne anneriscono le folaghe,
a riva saltellano agoni in frega.
Cornici.
Nell’imbrunire dell’estate
un assolo nostalgico
avvolge lo sguardo
che trasogna
d’ azzurro lariano.
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da Paola Mara De Maestri (Cosio Valtellino - SO)
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(il lago, il tempo e tu)

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non come ieri sono nel tuo sguardo
e il mio cammino attinge ad altro lido
ma nonostante questo a volte pesi
ci demmo appuntamento verso sera
- o verso l’alba? l’ora non ricordo –
ma so del luogo (come può saperlo
chi non si separò mai dalla terra
dall’acqua dalle foglie e dagli eventi)

il lago mi saluta da lontano
o da vicino – false, le distanze –
e accade che mi arrivino le acque
le braccia tue e senza più confini
si avanza nelle trasfigurazioni
così sei acqua foglia e nuova terra
figlia dei ritmi che hanno generato
le ombre a riva e i vividi riflessi

come nel centro esatto delle vite
di tutti i nostri ieri e dei domani
le sponde circolari già lo sanno
che il tempo è un cerchio chiuso – non esiste –
e certi amori accolgono distanze
che bastano parole a cancellarle:
ci aspetteranno il lago e le sue acque
e noi saremo ancora il nostro evento
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da Francesco Sicilia - (Agropoli -SA)
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domenica 22 giugno 2008

Antologia "Larioinpoesia": selezioni in corso

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Sono in corso di selezione le poesie che entreranno a far parte della nostra prima Antologia di versi dedicati a Como ed al Lario:

LARIOINPOESIA" - ANTOLOGIA POETICA LARIANA -

- Prima edizione - a cura di www.comoinpoesia .com -

L'antologia accoglierà alcune tra le composizioni pervenuteci
e pubblicate on line nel periodo compreso tra gennaio e fine giugno 2008.

PARTECIPAZIONI APERTE SINO A LUNEDI' 30 GIUGNO

Ciascun autore interessato sarà contattato singolarmente, by mail.

Nessun onere economico, né sottoscrizione di acquisto anticipata
richiesti per la pubblicazione: solo un'opportunità, non un obbligo.

A stampa avvenuta, il libro sarà acquistabile autonomamente e direttamente - (e senza perciò che alcun esborso sia versato alla redazione di comoinpoesia)

L'antologia sarà disponibile nel prossimo autunno.
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Ringraziamo LUCA ROTA curatore per RCI Radio del programma radiofonico quindicinale di intrattenimento culturale "Radio Thule" (91.800 – 92.100 FM, lunedì dalle 21 circa alle 22-22.30 ed in replica la domenica, alle ore 13.00)
per la segnalazione dell'iniziativa su "CRONACHE DA THULE"

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Ringraziamo la Redazione de "IL GIORNALE.CH" per la promozione della nostra iniziativa editoriale - ed il LINK diretto - pubblicati in data 22 giugno.
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Sereno

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Una striscia sottile di schiuma
s’allunga e si distende lontana,
dipinta dal piroscafo sul lago:
s'allarga, si disperde, svanisce.

E' ritornata la calma sull’acqua:
la stessa pace indotta nel mio cuore.

da Augusto Bianchi
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L'ultimo viaggio

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(21 marzo 2007)

L’ultimo viaggio, non troppo lontano
da casa, di marzo, un solo pomeriggio,
fu a Como: archeologia e piazza e museo,
la cattedrale e un lungolago tanto diverso
da quello che serbavi nei ricordi.
E tanto blu, nell’aria e nelle acque,
nel vento presago del nulla o dell’altrove.
Inquietudine
di catastrofe imminente e voci
di poeti: tutti i poeti che amarono
e percorsero le lariane rive riuniti
dentro quel vento messaggero,
primavera d’un inverno
che ora e sempre dura.

Non tornerò a quel lago.
Non voglio constatare l’assenza
del tuo corpo dal sedile accanto,
la portiera che non s’apre.

da Eleonora Bellini - (Borgo Ticino - NO)

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sabato 21 giugno 2008

Oltre

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In alto sulla cima,
le mie montagne intorno:
un abbraccio forte e di calore.

I piedi ben saldi,
radici piantate nella Terra.
Io parte di lei - lei parte di me.
Lo stesso dna, lo stesso respiro.

Lo sguardo viaggia
oltre il vallo del lago,
oltre i crinali alpini,
oltre le pianure che portano ai mari.

Oltre.

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da Franco Alessandro Cavalleri - (Como)
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venerdì 20 giugno 2008

Il golfo di Venere

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L'ameno golfo di Venere pudica
baciato or è dai flutti del mio lago
e "Lario", è il fortunato amante,
e a te, inclita dea
Lenno ti elesse il fato
terrena tua dimora.

Qual sia dell'anno la stagione amica,
o Lenno! placido golfo timido ed ascoso,
ti desta ognor di primavera,
il caldo sol del mattutino albore.

E grato e dolce è il contemplar
nel tuo bel seno, la riposante quiete.
Nell'aire, unicamente d'ode
il gaio cinguettar
dei passeri fuggenti.

Sale dal lago, ritmico e cortese
il vivido frusciar dell'onde
e par che mollemente posarsi van,
sul grembo tuo diletto.

Già l'astro maggior, dal ciel diffonde
con dovizia e ardore
il caldo suo tepore.
Venere è desta!

S'affaccia il dì novello
e con letizia e amore
sparge copiosa gioia e dolcezza
al golfo suo protetto.
Egida al fianco veglia
la "Balbianello" punta.

Al cielo azzurro rivolti sono
i cento toni dei campestri fiori.
S'apre il bocciol di rosa
dai vividi colori e rigogliosi.
E son macchie rossate e viola!
Camelie sono ed azalee, ne' giardini
e prati ben coltivati
in opima natura.

Nei dì di festa, solenni e giubilanti
rintoccan le campane, e i sacri bronzi
rammentar ci fan, che giusto
è l'adempiere la legge del Signore.
Eppur, fra il brulicar di genti,
sovrana regna la pace della sera...

Ma tu... propizia dea
ancor mi abbagli...
e tenerezze e amori nel cuor m'ispiri!

Tal ti rammento o Lenno,
al par di Campo e di Tremezzo,
ma pur anco Bellagio
che qui rimiro in fronte a me
di luci adorne, variopinte e strane
e riaccende in me
la fiamma della passione antica...
e i segreti svela!

Fascino arcano gode la mia vista
allo spaziar alto e lontano
i segni scuri delle montagne amiche.

Voci però mi son...
che breve è il mio cammino in questi lidi.
Malinconia m'assale!...
e nostalgia m'opprime.

Notti di Lenno! Notti d'estate...
brezza soave e lieve!
Quale carezza amata
sfiora il mio volto e m'arde?...
ed anco il tenero tuo seno affresca?

Or fra le stelle alte nel ciel,
l'astro notturno indora.
Dormi, serena placida dea,
oh Venere dei sogni!...
Arcana e avvolta nel mistero
è la tua notte.

Ed io, dell'onde lievi
odo un sentir leggero
simile al bacio di fedele amante.

Altro radioso giorno
sarà per te il domani.
Ma in mia memoria è impressa, oggi
domani e sempre - e tal sarà,
l'immagin tua diletta.

da Sandro Ciapessoni - (Padova)
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mercoledì 18 giugno 2008

Como e il suo lago

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Il fortilizio Baradello e la funicolare di Brunate,
la Cattedrale, S.Abbondio e S. Fedele in coro:
tra mura possenti medievali, il nucleo della vita
che si svolge, dal tempo dei romani sino ad ora.

La seta ed il turismo, echi di ricchezze e storia:
una città tranquilla, ma colta e raffinata;
Volta, i due Plinii, i suoi Maestri Comacini,
i musei d’arte e di storia, le sue tradizioni.

Ma l’assoluto vanto, il palpitante cuore
in poesia, in pittura oppure in prosa,
il mito e il fulcro d’ogni cosa, è IL LAGO:
della città di Como, assoluto ed unico Sovrano.

da Paola Novembre

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Sopra gli androni bui

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Sopra gli androni bui
gradini in legno
hai lanciato al parquet del primo piano
un lavacro d’infanzia – si spalancano porte
i fantasmi stravolgono specchi
nei cassetti socchiusi, cucchiai
come labbra

ed il vento ha infiltrato le finestre
di tempesta e di ozono
c’è una vecchia in silenzio, un quadro al muro
con un lago profondo, verticale


un convoglio di nuvole sul monte
va sperdendo gli uccelli
sparpagliando nei buchi la memoria

stridono assi al corridoio, il prato
lo divora una capra intorno al palo –
burattino di legno io sono
con capocchie di spillo vedo.

da Marina Raccanelli - (Venezia)
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martedì 17 giugno 2008

La “scalotta” di Villa Giulia


Scendevo la ‘scalotta’
in religiosa pace,
gradino per gradino
gustando ogni momento
come rito d’amore.
Nell’estatico silenzio
attento ero lo sguardo
a ogni particolare
e teso l’udito
a ogni nota di natura.

Era scambio d’amore
con gli scoscesi prati
musica soave
risuono di poesia.

Contavo quei cipressi
ad uno ad uno
notavo goni ferita
d’impetuoso vento
ogni segno
d’indomita bufera…

Mi raccontavo a loro
liberando l’anima
al soffio della ‘breva’
che tra gli annosi rami
danzava come foglia leggera
al suon di primavera.

Era letizia immensa
dialogo divino
estasi pura…
Sostavo sedendomi
e, contemplando,
ripercorrevo
storie della vita mia.

Riprendevo la discesa
proseguendo per la darsena,
giungevo di fronte al lago
ormai al tramonto.

Volgevo il passo a casa
con l’ultimo raggio
che dorava l’acque.
Ero una donna nuova!
Quel verde dei cipressi
e l’estatica musica di natura
riempito avevano gli occhi
e lo spirito mio
di gioia assoluta
e appagante ristoro…

da Antonia Migliaresi - (Silvi Marina - TE)
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lunedì 16 giugno 2008

Montagne lariane

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Montagne d'argento
- dal lievito della Terra
alle punte del cielo -
ricolme di luce e di neve,
in un incerto lenzuolo
avvolte.

Montagne di pesco
di lisce effervescenze,
limpidi effluvi
e immoti silenzi.

Montagne
di solive edere,
in azzurri trasparenti
rinfresco.

Montagne accese,
l'incanto
in foglie sospese.
Tra la bruma
fa capolino
l'attesa:
novello sarà
il mattino.

da Paola Mara De Maestri (Cosio Valtellino - SO)
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Paese di montagna

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fotografia: franco a.cavalleri
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Lassù il paese
dai camini accesi
(l'inverno è lungo)
ovattato
dal fumo e dalla nebbia
nasconde nelle rocce
il suo passato
là dove
la voglia dei più anziani
è nelle carte
e i desideri
annegano nel vino
le donne stanche
dei martìri antichi
cercano nuove albe
in uno schermo
la casa resta ancora
una clausura
e nelle vesti
il nero per il lutto.
Cattedrali di sassi
i loro sguardi
mentre al galoppo
giovani puledri
vanno verso altre mete
e le ragazze
riscattano
i destini delle madri.
Febbraio sotto la neve
si profuma
d'un'erba voglio
verde
di speranza.

da Luciano Somma - (Napoli)
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domenica 15 giugno 2008

Uno stacco del Lario

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Forse, tra i riflessi indecisi, ritorni al vento
che leggermente ascolta il tuo sussurro,
di solco in solco, sottomessa alla fuga,
per rintracciare improvvisa solitudine
al tuo sguardo.
Tra gli anfratti ogni verde si rispecchia
nelle increspate profondità dell’acqua,
a ritagliare vapori, per quei fantasmi
che il Manzoni più di un tempo ha affondato
con le ombre della sua poesia.
Di giorno in giorno si accompagna il ritorno
del tramonto arrossato, la gioiosa domanda
di una emozione bambina,
tra le pietre ed i passi dal fascino irrequieto.
Lungo le valli cadono rintocchi
ed io ripeto al tuo ciglio
le confusioni della mia memoria.

da Antonio Spagnuolo - (Napoli)

autore della raccolta di versi:
"Fugacità del tempo" - ed LietoColle
(ISBN 978-88-7848-324-8 )

sabato 14 giugno 2008

Sera d'estate

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Questa è un'ora di incanto,
che tacito trascorro
solitario e beato
nel giardino, sul lago,
che pare addormentato
in questa notte estiva,
con la diafana luna
che appare e poi scompare
tra nubi cilestrine
in un limpido cielo
di un color oltremare.

Intorno a me il respiro
dell'universo immenso
col quale mi misuro
e aiuta a conoscermi
nella mia frale essenza
d'effimera creatura.
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da Emilio Montorfano - (Milano)
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mercoledì 11 giugno 2008

Il lago parla

fotografia: Jaio "notturno a Bellano" - (furlanar.blogspot.com)

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Non dormo. Ascolto il cielo
che, adirato, rumoreggia
con tante voci.
Attenta, cerco di percepire
anche i suoni del lago:
come note nella notte,
piene di speranza,
di stupori, di paure
unite ai tuoni
e ai lampi incandescenti,
sembrano anime sperdute che
ballando e parlando tra loro, volano
per conquistare il loro posto in cielo.

Uno spicchio benedetto di natura
e’ stato donato ai “laghee”:
lo scenario del lago
è insostituibile,
un quadro irripetibile.

Una notte intera
non basta a soddisfare
la voglia di rimanere
ancora ad ammirare.

Strali di luci e colori,
montagne amiche,
case illuminate
alla sera fanno del lago
una visione divina
che ti lega per la vita,
a cui puoi ritornare,
a cui devi ritornare:
te lo chiede il lago.

da Anna Di Muro - (Como)
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venerdì 6 giugno 2008

Alba

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Alba
il nero della notte
si fa tenue
evanescente
alone

Cantano gli uccelli
il nuovo giorno
che arriva
fugando la tenebra
speranza o forse no

Eppure è un giorno nuovo
un giorno nuovo

da Stefano Merialdi Medel - (Ovada - AL)
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giovedì 5 giugno 2008

L'Abbazia di Piona


Dal Lario l'anelito
ammanta di pace
il chiostro silente,
un frate in preghiera
invoca la grazia
da un Cristo dolente;
sul far della sera
sui dolci declivi
da siepi fiorite
si sparge profumo
tra ruvidi ulivi
con lievi rintocchi
d'antiche campane,
rimane negli occhi
confusa dall'ombra
di vette lontane,
non pietre squadrate
ma sacra magia
che mostra l'incanto
di stupenda abbazia.

da P. Pizzi - Peop - (Lecco)
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martedì 3 giugno 2008

Bufera

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L’acqua del lago oggi appare in collera
sembra agitata e di cattivo umore.
Creste spumose rotolano veloci
inseguendosi all’infinito in schiere
sull’acqua inquieta del color di giada
e vanno a infrangersi contro la diga.
Corrono rapide nubi su in cielo
e sembra che piova là sulla città.

Seduto sulla passeggiata a riva
che va dalla città a Villa Geno
socchiudo gli occhi per il vento folle
che porta qualche gocciolina d’acqua,
ma già un pallido sole fa brillare
i ciottoli emersi presso la riva.
Vorrei anch’io vedere le mie nubi
sparire in fretta in un soffio di vento
per ritrovar la luce d’un bel sole.
ch’apra la porta al bel viver sereno.

da Emilio Montorfano - (Milano)
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