- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

Per leggere tutte le poesie sinora pubblicate su larioinpoesia: scorri in basso, sino ad incontrare l'ultima poesia.
Noterai la scritta "Post più vecchi". Cliccandola, incontrerai via via tutte le pagine inserite, a partire dal gennaio 2008.

venerdì 30 gennaio 2009

Lungolago

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"Quel ramo del lago di Como..."
Così inizia il più bello e famoso romanzo italiano,
ecco perchè una domenica mattina
di una tenera e inoltrata primavera
ho deciso di perdermi
in una gita dal mattino alla sera,
sono andato nei luoghi manzoniani,
senza pensare al lunedì che sarebbe stato domani...

Eccomi qua, c’è un bel sole e tanta gente,
si respira un’atmosfera rilassante,
gli occhi sono pieni di voglia
di spiare e di scoprire
tutto quello che mi potrà emozionare,
passeggiare su lungolago è una medicina,
è il mio segreto per sentire la vita più vicina,
respiro il vento che mi viene incontro
per rubargli tutta l’energia,
poi chiudo gli occhi e mi faccio “volarevia”...

Il cielo riflette il lago
e io mi sento un mago
che con la sua magia
sa trasformare l’acqua in poesia,
leggo le parole che scrivo
sui fogli della mia mente,
sono parole delicate e dedicate
alle montagne tutte intorno
che cuciono e mettono in fila
i miei pensieri che si inerpicano
sui sentieri che legano e allagano
i miei occhi fino farli arrivare lassù
dove lo sguardo fa un giro “tuttointorno”,
e dall’alto guardo tutte le bellezze
che qui Dio col suo passaggio ha lasciato,
e poi mi chiudo e gli chiedo un po’ d’ aiuto
per questo mondo malato...

Forse non è stato un caso
che “Renzo e Lucia”
abbiano camminato su questa via,
e oggi io cercando le parole di questa poesia
ho ritrovato e seguito la loro scia...
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da Aldo Volpe - (Sesto San Giovanni - MI)
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venerdì 23 gennaio 2009

Il Crotto

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fotografia: Franco A. Cavalleri


Sono passati l'estate e l'autunno
senza che io t'abbia rivisto, o Lario
Ho visto spegnersi la fulgida estate
con tutti i suoi colori e i suoi profumi
e l'autunno nebbioso ha lasciato
il posto all'inverno freddo e nevoso.
.
M'è rimasta la nostalgia d'un crotto
in una calda sera in riva al lago,
delle rondini che guizzano in alto
al sommesso mormorare dell'acqua
con del vino cordiale nella brocca
e gli occhi luminosi d'una donna
dal sorriso più limpido del cielo
che fa pensare che la vita è bella.
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da Emilio Montorfano - (Milano)
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San Fedele

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LA BASILICA DI SAN FEDELE A COMO

Se se ti penso, San Fedele,
chiesa dei miei anni verdi,
ricordo il fascino ascoso
dei misteriosi ambulacri,
dei tuoi androni vetusti
dalle pareti annerite,
fatte di mistiche pietre
or consunte e consacrate
dai secoli e dai fedeli.
Là, nel silenzio, ricordo,
che anch'io ho spesso pregato
al baluginante chiaro
di qualche fioca candela
come tante anime pie
hanno fatto prima di me.
E, fuori, ho sempre cercato
di risolvere l'enigma
nascosto in quel singolare
tuo romanico portale
con ermetiche figure
di draghi e di chimere,
d'una sirena impudica
con le due code scostate
nella cui duplicazione
c'è quel perenne confronto
tra la ragione e l'istinto
tra il male e il bene
o, forse, astrusa e alchemica
c'è solo una simbolica
Melusina bicaudata,
allegorica immagine
del dualistico sistema
dei principi originari,
oppure di una ripulsa
delle umane tentazioni
per colui che entra nel tempio
a cercarvi la pace.
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da Emilio Montorfano - (Milano)
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Lario

. fotografia: Franco A. Cavalleri


Incastrata al buio del palato,
la tua - non vibrante, non apicale - riversa
i suoi fiumi di caldi brividi nel vapore del fiato,
scorre livida e impetuosa come appare agli occhi
(sinestetica, ancora una volta)
e s’inerpica nei corridoi curiosi dei valori tonali
e stupisce di saperti sorridente
e lieve vivo il sangue che pulsa alle guance
.
Lingua è la tua di lago,
di reti scardinate e stanche eppure mai inermi
lastricata di polvere di strada e ricordi sottili,
le polveri che giacciono in attesa portando i significati
all’apice della conoscenza
.
Le rive umide dei rivoli d’acqua che si tuffano
sono parentesi di passato sotto i ponti
che schiusi a chi l’illumina sono simboli nuovi,
e questo è il linguaggio per me
di costruzioni semplici, fili d’Arianna,
pulsioni essenziali e vene
.
Saliva, sinapsi e carta
e l’energia della corrente
.
da Eleonora Matarrese - (Lecco)
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Neve

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Fluttuano intorno a me i fiocchi di neve
e danzano allegri, quasi gioiosi,
turbinano in aria senza rumore,
toccano il viso con aghi di gelo.
Guidati da spiriti invisibili
coprono la tenue luce del giorno
e stendono una velatura opaca
con una trama di candidi punti.
Sono spiriti di terra, di cielo
che intessono lievi musiche mute
e in silenzio mi sanno conturbare
col fitto tramenìo di mulinelli
dei bioccoli delicati che vannoa posarsi sui rami denudati
degli alberi dormienti del giardino,
a rivestire il tappeto del prato
e a sparire nelle onde del lago.
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da Emilio Montorfano - (Milano)
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giovedì 22 gennaio 2009

L'organo muto

fotografia: Franco A. Cavalleri


Quante luci cadono nell'acqua!
Si sciolgono, si lisciano, si abbracciano.
Un immenso organo,
dalle multiformi canne vibranti,
si stende, dalla riva, sul lago.
Si muove l'uomo e corre,
ma poi si ferma, sulla strada.
Attorno a lui tutto cambia.
Restano solamente sul lago
le canne tremanti
di un organo di luce che non suona.
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da Francesco Danelli - (Moltrasio)
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Lario - dolci immagini di luoghi ameni...

fotografia: Franco A. Cavalleri


Dolci immagini di luoghi ameni
nebbie nelle valli, ondulante e trepido
il Lario sotto un cielo azzurro
riflette del sole la luce, che del lago,
specchio tremebondo, fa luccicar le onde.
Brune montagne d'autunno raccolgono
in seno bianche case, ove donne gentili,
attorniate da pallidi volti di bimbi,
da tempi remoti, condannano le bianche mani
per un sorriso.
S'ode di tanto in tanto lo scampanare
sereno dei campanili che chiamano alla fede
quel popolo timorato di Dio.
Nelle botteghe, nelle officine, uomini dai
volti bagnati di sudore e dalle forti braccia
lavorano per le trepidanti bocche che,
da loro, apettano la vita, mentre sul lago,
tremante di luce sotto i pallidi raggi
del sole passano, a diverse ore, i battelli,
segnando il cammino del tempo che passa.
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da Francesco Danelli - (Moltrasio)
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CiaoComoRadio,
nella sua rubrica settimanale "Va Pensiero :
Settimanale di cultura e spettacolo. Musica, libri, arte e dintorni"
andata in onda mercoledì 21 gennaio , ha dedicato ampio spazio
alla presentazione di comoinpoesia ed a larioinpoesia.
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L'intervista è tuttora ascoltabile on line, collegandovi qui:
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INTERVISTA RADIOFONICA
- a cura di Claudia Fasola -
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Nell' occasione del "nostro" primo anniversario di presenza in web,
il 19 gennaio, comoinpoesia e larioinpoesia sono stati ospiti, con me, della rubrica televisiva di ETV -Espansione TV :
"Zerotreuno" - condotta da Roberta Pagnetti,
in onda in fascia preserale e serale, dalle ore 19.00 alle ore 20.30.
(Ringraziamo per il gentile invito offertoci, la redazione di Espansione TV )
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mercoledì 21 gennaio 2009

Un sogno

. fotografia: Franco A. Cavalleri


Stanotte ho fatto un sogno
con un lungo viale
e due file d'alberi
e dei campi fioriti
con papaveri rossi
e cinguettìo d'uccelli
nascosti, invisibili
nel verde del fogliame.

Il viale sfumava
sparendo all'orizzonte
là dove presentivo
che qualcuno, qualcosa
pareva mi attendesse
pareva mi chiamasse
con una voce nota
che non riconoscevo.

Il riflesso d'un lago
riluceva lontano
e le dita del vento
suonavano tra i rami
dolci, amiche armonie
che dicevano "Torna,
da tanto t'aspettiamo."

da Emilio Montorfano - (Milano)
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domenica 18 gennaio 2009

UN ANNO DI POESIE LARIANE

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fotografia: Franco A. Cavalleri


Dodici mesi di "navigazione web"... insieme, sul Lario!

Ripropongo oggi i versi già presenti nella barra fissa a piè di pagina dal primo giorno di nascita di "larioinpoesia", dedicandoli nuovamente a tutti voi, amici Autori e Lettori - ringraziandovi così, per aver percorso insieme a me questa bellissima avventura.



Tastiere e trasmissioni,
suggestioni, interazioni...

Radici web con petali
di-versi e rilegati rami
in variopinta chioma:

girotondi poetici
tra vortici e sentieri,
stringendosi per mano.

Mosaici di poesie riunite,
in attenta e variegata sintonia.
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© Luciana Bianchi Cavalleri

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sabato 10 gennaio 2009

UN ANNO DI... POESIE SUL LARIO:

16 gennaio 2008 - 16 gennaio 2009

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... ED IL "VIAGGIO POETICO LARIANO" PROSEGUE ...

nella foto: antica locomotiva - Como, giardini pubblici a lago - nevicata 6 gennaio 2009


DODICI MESI
insieme a tutti voi, amici Autori e Lettori!
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GRAZIE, per avere contribuito con la vostra continuativa e costante presenza, ciascuno a proprio modo: attivamente e con i vostri contributi più diretti, inviandomi le vostre poesie da pubblicare su "Larioinpoesia" - o con i vostri commenti - o più semplicemente con le vostre gradite visite, in lettura dei testi sin qui pubblicati.
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Comoinpoesia e Larioinpoesia hanno superato in questi dodici mesi trascorsi insieme, i 17.000 visitatori: (rispettivamente, 12.500 e 4600)
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Comoinpoesia ha al suo attivo 94 post di poesie, ha ricevuto e registrato 339 commenti.(Punteggio-Classifica assegnato da Shinystat Rank : 11);
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Larioinpoesia ha ospitato in questi mesi 112 post di poesie di 44 Autori diversi, inviate un po' da tutta Italia ed in alcuni casi anche dall'estero (Svizzera, Australia, Isola di Malta...) ed ha ricevuto e registrato 262 commenti.(Punteggio-Classifica assegnato da Shinystat Rank : 8).
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Abbiamo ricevuto l'attenzione ed il commento di alcuni media radiotelevisivi e stampati, quotidiani e/o periodici. Molti portali, siti e blog ci hanno linkato, alcuni di essi ci hanno dedicato ampi post di presentazione. Impossibilitati a citarli tutti, ricordiamo però ciascuno di essi e li ringraziamo qui, in modo sentito e particolare.
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GRAZIE, per la sinergia e la piacevole interazione che tutti insieme abbiamo saputo coltivare: è stato sin qui un bellissimo, sorprendente ed affascinante viaggio...
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Ed ora ... L'AVVENTURA, CONTINUA...

Luciana Bianchi Cavalleri

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venerdì 9 gennaio 2009

Cernobbio

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(la foto della sponda opposta con Villa Geno, qui è vista da Villa Olmo di Como, non da Cernobbio) -

Dalla nostra vecchia stanza
dell'albergo sul mio lago
abbiamo visto risplendere
tanti bei giorni felici
e abbiamo visto di fronte
la riva di Villa Geno
velarsi d'un bel viola
nel sereno crepuscolo.


Quante sere abbiamo perse
della magia d'allora
e soffro nel ricordo
della luce dei tuoi occhi
che non vedrò mai più
e che più non mi vedono.


da Emilio Montorfano - (Milano)
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Vento di burrasca

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fotografia: Franco A. Cavalleri


Quest'oggi il lago al vespero
si dà a folate di rabbia,
ma anche il suo cattivo umore
gli dona, lo fa attraente.
Onde biancastre scorrono
su un'acqua color di giada
per venire qui a infrangersi
lungo la costa sassosa
presso la coltre verde d'erba
che noi stiamo calpestando
tenendoci per la mano.

Là, sull'altra riva, piove,
ma un vento forte già spazza
e straccia la nuvolaglia
da cui un pallido sole
fa luccicare i ciottoli
puliti dalla risacca.
Vieni, un villaggio è vicino
dove ravviarti i capelli
arruffati dalle dita
di questo vento impetuoso
e la tua mano è tiepida
intrecciata con la mia
e il nostro passo è uguale
come i nostri desideri.

da Emilio Montorfano - (Milano)
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domenica 4 gennaio 2009

Il Pescatore

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fotografia: Franco A. Cavalleri



Dalla panchina dove sto leggendo,
di fronte allo spettacolo del lago,
calmo e tenace vedo un pescatore
che, assiso sulla roccia di una punta
fendente l'acqua piatta e cilestrina,
quasi immobile e già da alcune ore
sogguarda assorto il galleggiante rosso
che pende dalla canna e regge gli ami.
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Non devono esser molte le sue prede,
ma grandi son pazienza e convinzione
dell'uomo solo, fermo sotto il sole.
Guardandolo ripenso a quel Giudeo
che a Tiberiade, presso quel lago,
insegnò ai suoi come andare pescando
non già dei pesci per riempir le reti
ma tante anime per il Regno suo.
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da Emilio Montorfano - (Milano)
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