- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

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mercoledì 30 giugno 2010

Ricordo di giugno



Quella nostra panchina verde
in quell’angolo di sogno
dove lo sguardo spazia imperioso
sul fantastico paesaggio
del primo bacino lacustre
io... rivivo nel ricordo...
Ricordo la stessa atmosfera
le stesse sensazioni di allora...
quando felice mi leggevi
le tue delicate poesie...
ed io incantato guardavo
incredulo alla tua bellezza.

Bellezza di anima semplice
bellezza dal cuore generoso...
poi guardo quella magnolia
dai grandi fiori bianchi...
spande lo stesso intenso profumo
di quel giorno afoso di giugno.
Vedo il vecchio stanco lampione
odo la stessa soave musica
provenire da Villa Parravicini...
riconosco la dolce melodia
“Al chiaro di luna” ...splendida
Sonata di Ludwig van Beethoven.

E là il falco gira e rigira piano
poi basso sull’acqua del lago
in cerca della sua preda...
mentre il battello antico arriva
e lancia al cielo il forte suono
che mi ricorda il caro passato.

da Angelo Ostini (Maslianico- CO)
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lunedì 28 giugno 2010

La canzone infinita

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Si distende sonnolento il lago,
s'arroventa l'estate, si spampana
il bianco gelsomino, si fa opaco.

Lontana l'azzurrità del mattino,
pare il cielo un acquarello sbiadito,
s'arricciano petali sulla terra inaridita.

Tutto tace e pare spenta la vita
ma della querula cicala tornerà la voce,
trapunterà il silenzio la sua canzone infinita.

da Rosa Maria Corti - (Lenno - CO)
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Luglio a Piona - Villa Malpensata

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Lo specchio del lago
che manda l'abbaglio
dei raggi riflessi
dal sole di luglio

Domaso,
il luogo e' tranquillo,
la gente operosa,
in codesta plaga
il tempo riposa.

Laggiu' oltre il lago una villa
si perde fra il verde di
boschi e coltivi,
antica dimora di nobili
attivi ed ora rifugio
di chi vuol tornare fra i vivi.

E va' il mio pensiero
all' uomo, all'amore
e a quell' amico
con cui sto a osservare
il limpido lago
in quel di Domaso
fra musica e pace.

Soave pensiero:
che solo l'amore
distrugge ogni croce.


n.d.r. - come da norme di collaborazione evidenziate in homepage -
In caso di diffusione personale, si richiede di precisare anche la provenienza web (tratta da www.comoinpoesia.com - a cura di Luciana Bianchi Cavalleri), effettuandone comunicazione a casella e.mail: ventifebbraio@iol.it

da Enrico Bonfanti - (San Fermo della Battaglia - CO)
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Concerto a Villa d'Este

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(concerto di maggio 2008)

Nel fatato cielo “blu di Prussia”
bianca splende la luna piena
e assiste serena al Concerto
di Villa d’Este fascinosa.
Il lago è uno specchio magico
e gioca coi multiformi colori
che sembran danzare al suono
meraviglioso del pianoforte.

Soavemente le voci degli artisti
s’alternano con dolci melodie
e la gente incantata ascolta...
in silenzio... nell’estasi prolungata.

L’aria fresca della sera poi...
come un soffio inebriante
porta il profumo delizioso
dei fiori delicati di maggio.

da Angelo Ostini - Maslianico - CO)
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giovedì 24 giugno 2010

Arcobaleno

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fotografia: Antonella Frigerio


C'ero anch'io, ad ammirare l'arcobaleno.

In mano una tazza di caffè
assaporando il profumo del mio gelsomino.

Era, forse, prima delle sette.


da Antonella Frigerio - (Blevio)
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giovedì 17 giugno 2010

Il destino del lago

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Accoglimi,
stringimi,
come fossi tua figlia,
anche se sono nata in un grembo differente,
sento di appartenerti,
tormenti di sensazioni, di amori e di delusioni,
dopo molto affanno, nel cercare un’illusoria pace perpetua,
nei tuoi bacini ho trovato, uno dei sensi piu’ intensi,
la quiete,
ed ho compreso, la nullita’ che scorre nelle frenesia
di rincorrere mete, proiezioni di una societa’ fallace.
Non sento piu’ il bisogno di dimostrare,
sono solo io e con te.

La brezza che si incanala la mattina attraverso le tue gole,
e mi solleva i capelli, mi fa sentire viva e sento che ci sei,
e posso auspicare un giorno in cui l’eterna ricerca di un senso,
possa placarsi.


da Sabina Barbato - (Como)

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Lago di Novate

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notte calda
scintillano le lucciole sul prato
vicino al mite lago.

la tersa luna
fluttua con desio
sulle tranquille acque.

nel cielo
si spande il lamento della civetta
rotto dal latrato di un cane.

insonne
sull’umida rena
la memoria brucia i ricordi.

da Giovanni De Simone - (Traona - SO)


n.d.r.:
Il lago di Mezzola è posto a settentrione del lago di Como, dal quale è separato dall'ultimo corso del fiume Mera che scorre nel lembo occidentale del Pian di Spagna, ultimo pianoro della Valtellina formatosi dai sedimenti deltizi dell'Adda e del Mera stesso.
E' congiunto al Lario dal fiume Mera. Sulle rive del lago, sono presenti i centri abitati di Novate Mezzola e Verceia, situati nella provincia di Sondrio e Dascio, piccola frazione di Sorico in provincia di Como.


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mercoledì 16 giugno 2010

Aggiornamento grafico - Un nuovo template, per larioinpoesia

Dopo 25 mesi di presenza in web e più di 300 poesie pubblicate...
era giunto il momento di rinnovare un po' l'aspetto di larioinpoesia!

Innovazione e... continuità:
un piccolo modo, per dare maggior risalto alle poesie degli Amici Autori/Lettori che ci hanno accompagnato sin qui, con l'invio dei loro versi per la pubblicazione.

luciana bianchi cavalleri

Riflessi - (dedica al Lario)

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Sono felice quando ti vedo,
quando ti sento,
sei sempre lì a darmi sicurezza.

Ti ho amato dopo molto tempo,
in te si rievocano riflessi di vita passata
che ritornano come sogni davanti ai miei sensi.
Ti amo profondamente e sono sicura non mi deluderai mai.
Ogni tua manifestazione e’ per me segno di ammirazione e stupore,
voglio viverti ogni attimo, perderti sarebbe somma sofferenza.

Tra le tue montagne, insenature
mi sento protetta,
i tuoi profumi sono i miei colori.

Resta per sempre davanti ai miei occhi.


da Sabina Barbato - (Como)

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lunedì 14 giugno 2010

Ciottoli

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Nell'ora in cui il sole
del caldo meriggio
penetra profondo,
l'acqua della riva
carezza i ciottoli
lisci e arrotondati
dal moto incessante,
schiumoso e sonante
di questa risacca.
Mi chiedo da dove
siano venute
queste levigate
e lucide pietre,
diverse di forme
e varie di colore.
Forse per secoli
hanno rotolato,
sospinte dai fiumi
per giungere a me.
Forse vecchi ghiacciai
freddi e inospitali,
sciogliendosi in tempi
selvaggi e remoti,
li hanno dispersi
sul fondo del lago.
Ognuno ha una storia,
l'impronta del tempo,
così come anch'io,
vicino alla sponda,
sono anima e forma
che lenta Natura
è stata capace
di modellare piano
nel tempo infinito.

da Emilio Montorfano - (Milano)

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domenica 13 giugno 2010

Bellagio

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fotografia: Daniele Riva


Riflessi di lago tagliano il giorno
dove i battelli attraccano e ripartono,
il cielo è a pezzi nello specchio grigio.

Le scalinate gonfie di colori
disegnano un nuovo caleidoscopio
a ogni passo mischiando souvenir
e cartoline del Lago di Como.

All'improvviso nella via fiorisce
l'ombrellino di una turista inglese:
una petunia rossa nel mattino.

da Daniele Riva - (Lecco)

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sabato 12 giugno 2010

Il caffè dell'orologio

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Eri seduta là
all'aperto in quel bar
ch'è di fronte al pontile
della gran piazza a lago.
Al tuo tavolino
sorbivi da un bicchiere
una bevanda rosa
e seguivi con gli occhi
il galleggiar dei cigni
lievi presso la diga.
Io lì t'ho conosciuta,
ho udito la tua voce,
conosciuto il tuo sguardo,
ho ammirato con te
il nostro Lario amato
e, almeno per un poco,
ci siam voluti bene.
Oggi, quando mi accade
di stare in riva al lago,
sempre l'occhio mi cade
al nostro tavolino
e mi chiedo chissà
dove tu sia adesso.

da Emilio Montorfano - (Milano)
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venerdì 11 giugno 2010

Haiku - In Tremezzina

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(Haiku 5/7/5)

Braccia d'ulivo
cullan raggi di sole:
in Tremezzina.


da Rosa Maria Corti - (Lenno - CO)

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mercoledì 2 giugno 2010

Ul mè lagh - (Il mio lago)

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Setada sö ’na banchèta
a senti i öcc lucid,
forzi gh’è sö ’n pouu da vent!

Riflèss di muntagn
paes che paran presèpi,
barch che dunda
gabiani che vola
“turisti” che fann i bigliètt.

Ul sû al g’hà vöja da scondas
e l’aqua la brila contenta.

Soridi,
ma süghi ’na lacrima.
Gh’è sö ancamò
un puu da vent?


- Giuliana Anzani -



Traduzione dal dialetto in italiano:

Seduta su di una panchina/
sento gli occhi lucidi,/
forse c’è un po’ di vento!/
Riflessi di montagne/
paesi che sembrano presepi,/
barche che dondolano/
gabbiani che volano/
turisti che fanno i biglietti./
Il sole ha voglia di nascondersi/
e l’acqua brilla contenta./
Sorrido,/
mi asciugo una lacrima./
C’è ancora/ un po’ di vento?


da (Giuliana Anzani) - (Albavilla - CO)

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Madòna del sucurs - (Madonna del Soccorso)

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Sun ché nel sett che vöri mé
indue gh’é tüta la mia vita
indue gh’é tött i mè penser.

Un pòst che par ul paradis,
i angiul vegnan a cantà
i nuvul carèzzan i fiur
e l’aria la sa da viöll.

Bütada in sö l’erba
che spung ul dadree
i brasc cumincian a sbatt,
chissa se rièssi a stà in pee
chissa se rièssi a vulà.

La vita l’è gió püssee in bass.
La vita l’è stèssa che un buasc!.


- (Giuliana Anzani) -



Traduzione dal dialetto in italiano:

Madonna del soccorso

Sono qui nel posto che voglio io/
dove c’è tutta la mia vita/
dove ci sono tutti i miei pensieri./
Un posto che sembra il Paradiso,/
gli angeli vengono a cantare/
le nuvole accarezzano i fiori/
e l’aria sa di viole./
Sdraiata sull’erba/
che punge il sedere/
le braccia cominciano a sbattere,/
chissà se riesco a stare in piedi/
chissà se riesco a volare./
La vita è giù più in basso./
La vita è uguale a una grossa stronzata!

da Giuliana Anzani - (Albavilla - CO)


n.d.r.:
Il Sacro Monte di Ossuccio, con la Madonna del Soccorso si trova sul Lario, a 25 km da Como, nel territorio del Comune di Ossuccio. (Per ulteriori informazioni, cliccare il link)

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Vila Giuliana - (Villa Giuliana)

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Gh’è una cà
che la domina ul lagh
circundada da pen e ciprèss,
la faciada culur da la crema
e i pitür a paran da sangh.

A ma brilan i öcc quan’ca passi
e ma par de vedèla surid.
La ma dess che l’è stüfa
da restà sempar müta,
senza gnanca un amis
o bagai che vusa par i scall
e sa curan adree.

La ma dess
che la vèd anca ul Dòmm
i batei che fann scalo,
i personn.

Ul padron che ’l vegn fö da Milan
al manegia ul cancèll düü vòlt l’ann.
Cun la sua bèla machina russa,
ul cavall in söl còfan
ul mutur che ’l rugess.

Forzi un dé podaruu
sbaratatt i persiann e i finèstar
e mandatt ul calur dal mè cör,
regalatt un “roseto”
e setass söi banchètt da ciment.
Forzi un dé!!!???


- (Giuliana Anzani) -


Traduzione, dal dialetto in italiano:

C’è una casa/
che domina il lago/
circondata da pini e cipressi,/
la facciata colore della crema/
e le decori sembrano sangue./
Mi brillano gli occhi quando passo/
e mi sembra di vederla sorridere./
Mi dice che è stufa/
di restare sempre muta,/
senza nemmeno un amico/
o bambino che grida per le scale/
o si rincorrono.
Mi dice /
che vede anche il Duomo/
i battelli che fanno scalo,/
le persone./
Il padrone che arriva da Milano/
apre il cancello due volte l’anno./
Con la sua bella macchina rossa,/
il cavallino sul cofano/
il motore che ruggisce./
Forse un giorno potrò/
spalancarti le persiane e le finestre/
e mandarti il calore del mio cuore,/
regalarti un roseto/
e sedermi sulle panchine di cemento./
Forse un giorno!!!???

da Giuliana Anzani - (Albavilla - CO)

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