- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

Per leggere tutte le poesie sinora pubblicate su larioinpoesia: scorri in basso, sino ad incontrare l'ultima poesia.
Noterai la scritta "Post più vecchi". Cliccandola, incontrerai via via tutte le pagine inserite, a partire dal gennaio 2008.

lunedì 23 novembre 2009

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Un ringraziamento particolare a Paola Mara De Maestri curatrice della rubrica "Bottega Letteraria", per la sua gentile intervista di presentazione di comoinpoesia e larioinpoesia (e dell'iniziativa "il Natale lariano") allegata a "L'Gazetin" - ed anche la Direzione di TellusFolio.it - per lo spazio riservatomi nelle rispettive pubblicazioni ed in web.
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Collegamento a: INTERVISTA
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venerdì 20 novembre 2009

Novembre

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Come foglia al vento
Spazzata in turbinio
con altre mille
mi spingo a cadere
dal segreto di un ramo
in futura solitudine..
per adagiarmi su selciati
oro e arancio.

Percorro la strada
in declino
accanto al mio cane
che corre al fianco
ignaro della vita
e dei suoi misteri

Ora e sempre
Ancora
ora e sempre.

Ciclo di cieli
oscurati dalla pioggia
avvolti dalla nebbia
dove nulla e’ perenne
ma danza in vortici
di morti apparenti.

Nel respirare il vento..
tuffo lo sguardo
nel lago setoso
assopito e distante
circondato dal tramonto azzurrino.
E’ una pietra immensa
Incastonata come un gioiello
In attesa della notte.

da Luciana Schnyder - (Como)
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giovedì 19 novembre 2009

Inviateci le VOSTRE POESIE a tema: IL NATALE di COMO e del LARIO...

. fotografia: Felice de Paoli - (Como Piazza Duomo, Natale 2004)



Come già comunicato nel precedente post del 13 ottobre scorso, comoinpoesia inaugurerà, il prossimo primo dicembre, uno specifico NUOVO BLOG, espressamente DEDICATO AL NATALE LARIANO descritto in poesie ed immagini.

Le tradizioni, i ricordi, gli aspetti natalizi del nostro territorio saranno presentati e descritti attraverso LE VOSTRE POESIE.

Inviateci al più presto il vostro "contributo poetico", per la pubblicazione in web: ventifebbraio@iol.it
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La passeggiata dell'amore, a Varenna

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In tenero abbraccio
lungo la sponda,
malinconico il lago
velato da nuvole grigie
i passi accompagna,
danzan con l'onda
sommessi bisbigli,
sulle rose scarlatte
che stringe al suo petto
la pioggia ricama
parole d'amore,
le legge soltanto
il suo giovane cuore,
torna alla coppia
splendente il sorriso
se un raggio frattanto
di sole dischiude
del Lario l'incanto.

da Piero Pizzi - (Lecco)
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La mia aria

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Quand hoo dervii i veder de la finestra,
m’è vegnùu incontra el respirà del vent,
ch’el riva de lontan denter la casa
dopo avè carezzàa l’onda del lagh
e i fior di bei giardin ch’hinn drée a la riva.
L’aria la me impienìss tutt i polmòn
e, allora, d’on tratt me par de rinass.
Sto vent cald l’è come el fiaa de la terra,
de la mia terra e di ond del mè lagh,
l’è on gran bàlsem ch’el me s’ciariss la vita.


[Quando ho aperto i vetri della finestra,/ m’è venuto incontro il respiro del vento/ che giunge da lontano dentro casa /dopo avere accarezzatol’onda del lago/ e i fiori dei bei giardini che sono sulla riva./ L’aria mi riempie tutti i polmoni / e, allora, mi sembra di rinascere. / Questo vento caldo è come il respiro della terra, / della mia terra e delle onde del lago, / è un gran balsamo che mi rischiara la vita.]

da Emilio Montorfano - (Milano)
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martedì 17 novembre 2009

Il Duomo

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fotografia: Franco A. Cavalleri


Nello scrivere dei versi,
nel cantare la mia terra,
poco ho donato al mio Duomo
che non ho mai smesso d’amare.
Tempio che ho sempre ammirato,
con i suoi marmi chiari
e quelle antiche sculture,
che io ho venerato da sempre.
Ogni volta che supero
la sua soglia per trovarmi
nelle grandiose navate,
è come entrare in un bosco
di penombra e di sussurri,
che hanno visto da secoli
le tante mani congiunte
di peccatori e di santi
nel cercare misericordia
presso la pietà divina.
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da Emilio Montorfano - (Milano)
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martedì 10 novembre 2009

Inviateci le VOSTRE POESIE a tema: IL NATALE di COMO e del LARIO...

. fotografia: Felice de Paoli - (Como Piazza Duomo, Natale 2004)



Come già comunicato nel precedente post del 13 ottobre scorso, comoinpoesia inaugurerà, il prossimo primo dicembre, uno specifico NUOVO BLOG, espressamente DEDICATO AL NATALE LARIANO descritto in poesie ed immagini.

Le tradizioni, i ricordi, gli aspetti natalizi del nostro territorio saranno presentati e descritti attraverso LE VOSTRE POESIE.

Inviateci al più presto il vostro "contributo poetico", per la pubblicazione in web: ventifebbraio@iol.it
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sabato 7 novembre 2009

Memorie di casa

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fotografia: Franco A. Cavalleri


Ogni dì pensi alla terra
dove on dì mi sont nassùu,
là, in riva del me lagh legriòs,
el Lario che mi porti in coeur,
saràa-su in del verd di mont,
cont la soa sponda amisa,
parada de cà oggettant,
de paès, che, sorident,
rampeghen su sparpaiàa
per i cost de la montagna.
Gh’hoo semper in la mént i ond
cont la lor scuma bianca
e quel volà de gabian,
che soravia sgarissen.
Dalla mia lontananza,
mi semper la regordi
in di dì de primavera,
quand el persech el fioriss
e la primula la sboggia
cont i margaritt del pràa
e, insemma e sbarlusént,
speccien i bei roeus de màgg,
prima della calda estàa
cont el sò bel ciel turchés.
Gh’hoo semper in ment i colòr
della bella estàa indoràda
e quei dell’autùnn scaròs,
ch’el va adrèe a pennellà
tutt i bosch de ross e d’or,
e el gran silenzi invernàl,
cont el fioccà de la nev
ch’el riciama tutta la gent
al romantich calor del ciòcch.


[Ogni giorno penso alla terra,/ dove un dì sono nato,/ là, in riva al mio lago ameno,/ il Lario che ho nel cuore,/ chiuso nel verde dei monti,/ con la sua sponda amica,/ ornata di case occhieggianti/, di paesi, che, sorridenti,/ si arranpicano sparpagliati/ sui fianchi delle montagne./ Ho sempre in mente le onde/ con la loro schiuma bianca/ e quel volo di gabbian/ che stridono sopra./ Dalla mia lontananza,/ io sempre la ricordo,/ nei giorni di primavera,/ quando il pesco fiorisce/ e la primula sboccia/ con le margherite del prato/ e, insieme e luminose,/ attendono le belle rose di maggio,/ prima della calda estate/ con il suo cielo turchese./ Ho sempre in mente i colori/ della bella estate dorata/ e quelli dell’autunno luminoso,/ che va a dipingere/ tutti i boschi di rosso e di oro,/ e il gran silenzio invernale,/ con il fioccare della neve,/ che richiama tutta la gente / al romantico calore del ciocco.]

da Emilio Montorfano - (Milano)
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Il fiume

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nella fotografia: il fiume Adda


Il fiume, sono certo,
mi parlava.
Ascoltavo,guardavo...
non capivo.
"Vorrò di lui
ricordarmi i colori
dei giorni belli
e brutti".

Ho chiuso la finestra,
ho chiuso gli occhi.
Mi si è aperto il cuore.

da Alberto Calanchi - (Chievo VR - inviata da Canzo CO)
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giovedì 5 novembre 2009

Lezzeno

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"Lezzeno, vista dai Sassi Grosgalli" - fotografia di Felice De Paoli
(un invito a visitare il suo sito fotografico , ricco di immagini lariane)



Ricordo quel tuo borgo,
sparso lungo le sponde
rocciose del mio lago,
quella Lezzeno ombrosa
che ti ha dato i natali,
dove, mi hanno detto,
che mai si vede luna
nelle notti d’estate
e che non splende il sole
nel cielo dell’inverno.
Ma, quando il barcaiolo
mi portava al tuo approdo,
tu mi davi la luce,
mia splendida Manuela,
eri tu la mia luna
e la luce del sole.


da Emilio Montorfano - (Milano)

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domenica 1 novembre 2009

In ricordo di Alda Merini

“Non cercate di prendere i poeti, perché vi scapperanno tra le dita” - (Alda Merini)


La "poetessa degli esclusi", nata il 21 marzo del 1931, aveva 78 anni.
Si e' spenta oggi a Milano, nel reparto di oncologia dell'ospedale San Paolo.
La sua opera letteraria e' considerata tra le piu' importanti del Novecento italiano.Umanità, sensibilità, fisicità, imprevedibilità ed anticonformismo hanno sempre contraddistinto la sua produzione poetica.
Il suo arcobaleno d'immagini in parole, da oggi è salito... a decorare il cielo.



"Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti....
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi."

Alda Merini (Terra d'Amore 2003).
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