- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

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Noterai la scritta "Post più vecchi". Cliccandola, incontrerai via via tutte le pagine inserite, a partire dal gennaio 2008.

lunedì 23 marzo 2009

Arte e natura - (Haiku)

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fotografia: Franco A. Cavalleri


Gentilissima Luciana, l'immagine-scultura del corylus di Luciana e Paolo Ferrario, che incorniciava la poesia da Lei pubblicata il 21 Marzo in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, mi ha suggerito questo Haiku (5-7-5)- "Arte e natura":


Tronco e rami
dialogano con l'onda:
vibra l'azzurro.

da Rosa Maria Corti - (Lenno - CO)
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domenica 22 marzo 2009

Il Lario - primavera 2009

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Tornano le rondini
vive, gaie
pennellate
sopra un cielo
immacolato.
Tornano le rose
sfoggiando
con ostento
una vistosa
bellezza seducente.
Tornano nuovi amori
silenziosi, freschi
ignari
di un domani
senza sole.
Tornano sul Lario
vivaci barche a vela
e un malizioso
venticello
profumato.
Ma io..........
chissà se un giorno
anch'io
ritornerò.

da Rita Debono Muscat - (Malta)
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venerdì 20 marzo 2009

Silenzio e solo silenzio (Gera Lario)

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Già s’avanza l’ombra della sera
sul quieto lago
Silenzioso è il volo degli aironi
nel rossastro cielo
e silenzioso è il vento
tra l’erba alta della riva
Silenzio e solo silenzio
intorno alle ferite
che il coltello del ricordo
riapre nel cuore:
e sono pietre le parole di questo silenzio
cadute nell’acqua dell’oblio
e sono tempo
le pietre cadute sulla strada dell’amore
E perché il silenzio prende il tuo volto
se il sole è invecchiato?
E
rileggo nello specchio dei tuoi occhi
la passione della luce
che diventa ombra di tristezza
per un coercitivo addio.

Ora i sospiri
diventano tuoni.

da Giovannni De Simone - (Traona - SO)
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mercoledì 18 marzo 2009

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2009 - (21 marzo) - anche sul Lario...

fotografia di Luciana Quaia - Paolo Ferrario


sabato 21 MARZO - (primo giorno di primavera) -
Oggi, si celebra la Giornata Mondiale della Poesia, evento internazionale annuale promosso in tutto il mondo dall’UNESCO sin dall'anno 1999

AUGURI, a tutti gli Amici Lettori ed Autori!


“GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2009”
per comoinpoesia e larioinpoesia:

Riccioli di poesia
sparsi e dispersi, diffusi ed irraggiati
dal Lario - sul Lario - per il Lario
in sinergia, in simbiosi,
in simbolica partecipazione
raccolti e pubblicati
cantano anche oggi on line:
in onore della primavera,
tutta la poesia del nostro lago.

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© Luciana Bianchi Cavalleri

Febbraio

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Mescolandosi con le cime
più alte dei monti
la neve a Febbraio è arrivata all’improvviso:
bianca , soffice ed abbagliante
uno spettacolo ed un pericolo insieme.
Estasiate ma impotenti,
con gli occhi fissi alla vetrata
guardiamo con euforia
lo scendere lento di copiose falde.
Febbraio ti abbraccio.
Sei la speranza di una
mite primavera
di più giornate di sole
di una preghiera a Madre Natura
di far ancora cadere dal cielo
novità future e gradevoli su di noi.

da Anna Di Muro -(Torno - CO)
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lunedì 9 marzo 2009

In Tremezzina

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Curvo si stagliava
sul crinale del colle,
invisibili i calli alla pelle
e rughe di fatica profonde.

Fra barbagli di luce
s’abbatteva lenta la falce
sui sogni d’una vita intera,
su un mondo di speranze.

Ora l’orizzonte è vuoto,
resta solo il silenzio a parlare,
invano attendono i fieni
che qualcuno li vada a tagliare.

da Rosa Maria Corti -(Lenno - CO)
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Vecchio spallone

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Informe fagotto nella gelida notte,
il freddo congela sudore e pensieri.
Taglia le spalle la pesante bricolla,
quanti viaggi sono ormai nelle ossa.
Vento, neve e la paura di esser sorpreso
su quel sentiero che la luna ha riacceso.
Tra le maglie rugginose del filo spinato,
s’impiglia il ricordo di un amico caduto.
S’infrange in schegge lo specchio del cielo,
aghi di ghiaccio le lacrime delle stelle.

da Rosa Maria Corti (Lenno - CO)


Colgo l'occasione ed il soggetto, per rinviare alla lettura di un articolo di approfondimento sul tema, scritto in proposito qualche anno fa da mio marito Franco A. Cavalleri: "Storie di frontiera"

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Come rondini

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immagine tratta da vol. I Promessi Sposi - 58 acquerelli di Aligi Sassu
Ediz. Art Market, Monterotondo (Roma) 1983


Il fischio del battello ed eran già lontani
la montagna con la neve, il lago,
lo scintillio ardente dei suoi occhi.
Portato dal vento per mesi, per anni,
come un gomitolo di aridi seccumi,
tornava a risalire infine la corrente
per ritrovare odori, colori, rumori,
per rivedere ancora la sua gente.
Partire, tornare, ripartire,
non essere più né di qua, né di là,
la vita sempre dall’altra parte,
solo, a rammagliare ricordi,
ad inseguire verdi primavere.
In un meriggio estivo disillusa
s’inabissava scura la pupilla
nel dolce rosso del bicchiere.

da Rosa Maria Corti (Lenno - CO)


(n.d.r. - Luciana) - pensando agli emigranti dal nostro territorio lariano ritratti nella poesia, mi è parso spontaneamente possibile un abbinamento alle parole struggenti del noto "Addio monti" manzoniano:
"Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati a cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendio, come branchi di pecore pascenti; addio!" (Alessandro Manzoni)

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venerdì 6 marzo 2009

(e arriva)

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non ho un’idea precisa di quel lago
che solo per un giorno percorremmo
e poi nel troppo inverno ci tuffammo

ora la luce ha nuove prospettive
preme tra piogge e vento e ancora freddo
e ci riporterà a quello specchio
dove ci attende l’umidità quieta
così diversa da quella battente
e lo sapremo in cuore – finalmente
che dall’inverno pieno di distanze
saremo finalmente allontanati

da Francesco Sicilia - Agropoli (SA)
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mercoledì 4 marzo 2009

Il gabbiano

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dipinto di Anna Maria Zoppis - Canzo (CO)



T’invidio il sorvolo,
che dal Duomo si proietta
a frugare le onde.
Il lago è territorio ampio,
lontano dai richiami della città.
Qualche battello ruota
a giro turistico.
Il gabbiano ancora s’innalza,
si tuffa e con rapido rabbuffo
di piume, approda sul molo.
Padrone dell’onda che lontano
scalcia l’ennesima cartaccia.

da Mirian Ballerini - (Appiano Gentile - CO)
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martedì 3 marzo 2009

S. Martino di Griante

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dipinto e poesia sinergici - di Rosa Maria Corti


Gioca la luce con la pietra
e anima lo spazio,
dei secoli sembra infrangere il silenzio
e riscaldare la solitaria chiesa
prima della notte tetra.
Anche la vita è rincorrere infinito
di luce e tenebre, di partenze e ritorni,
ma qui dove i muri sembrano cantare
si placa l’affanno e alla fine del giorno,
nel canto che sale, ritrovo l’armonia,
l’emozione, lo slancio vitale,
prima che il mondo intorno
mi riprenda nella sua spirale.

da Rosa Maria Corti (Lenno - CO)
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lunedì 2 marzo 2009

Il monotipo azzurro

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fotografia: Franco A. Cavalleri


Il monotipo azzurro è una finestra,
dinanzi vi trascorrono i colori
del lago cangianti d’ora in ora.
Vi erano graffite figure – mi dicesti –
ora sbiadite, perse.
Ma tu ancora un poco le ravvisi
e le risvegli, percorrendone per me
con l’indice le linee impercettibili.
Ed io le paragono al permanere
delle sembianze degli amici non più vivi
che vado ricercando ai luoghi abituali:
lo scalone, la scuola, il lungolago,
e solo le ritrovo nella mente,
incise e vive, ma impietosamente
assenti.

da Eleonora Bellini (Borgo Ticino, NO)
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