- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

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giovedì 26 aprile 2012

Acqua

la fotografia inserita sulla sinistra dell'immagine 
ci è stata inviata da Nadia Cavalmoretti


E’ ancora qui
E va sempre a finire che
C’è di mezzo la stessa acqua
I giorni , ormai, non si contano più

La forza sei tu
Incoscienza e Fragilità

La Ragione sono io
Forza e Paura

L’amore è il nostro 


da Nadia Cavalmoretti - (Torno - CO)

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Il paesaggio



Il pomeriggio è inoltrato
e vado cercando il luogo
dove sedevo un tempo
con il blocco da disegno
appoggiato alle ginocchia,
quando il sole incendiava
la costa al di là del lago
che si specchiava nell’acqua
tranquilla di quell’estate.
Accanto a me una giuncaglia
e scogli con licheni
e lucertole guizzanti
tra il pietrisco della riva.
e, dietro, l’ombra di querce
di lecci, faggi e castagni
oltre i quali risonava
a me amico e familiare
il tocco d’una campana.
nascosta al di là del verde.
Qui tutto mi appare uguale,
uguale è anche quella pietra
sulla quale mi sedevo
attento per disegnare,
ma io non sono più quello,
lontana è quella serena
quieta e luminosa spiaggia,
ora c’è solo il rimpianto,
dopo il passare degli anni
di quello che era nei sogni
e che non è stato mai.

da Emilio Montorfano - (Milano)

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Lago di Novate Mezzola - (Poesia anagrammatica)





- (poesia anagrammatica):

… e ogni dama volta Lezzo
dove Milano tozza gela
vizzo temolo del Gana

Moda: gelato “Love Nizza”,
molto lega diva a nozze
e vela mozzata “Doglioni”

Omo vende tazza o galli,
vaglia moto da Lezzeno
e a Dongo tal mezza viol

A Limonta vele da gozzo,
move donzella zigota a
nova altezza a dio Golem

A Mandello, Vito Gazzo
lozza ventaglio moda
a Gina Volt da Lomezzo.

da Giovanni De Simone - (Traona - SO)

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venerdì 20 aprile 2012

Primavera sul lago



Spuma di nuvola, giochi col vento
sorvoli montagne, con fare lieve.
Il lago osserva, muovendosi lento…
un picco che offre candida neve.
Tra l’erba fresca è già primavera:
bianche corolle al tiepido sole
l’ascolto di un canto di capinera…
crea la magia a un quadro d’autore.

da Fiorella Cappelli - (Roma)


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Alle radici del Lario


il sole dardeggia l'acqua
che è sfondo alle ombre
di corpi senza cornici
calcati nel silenzio della sabbia
sopra cime di memoria
- incagliato in un tempo occluso -
il tuo volto di spuma
si scioglie in zampilli di apparizioni:

luce uscita dall'acqua
coperta di poesia
sotto un sole che brucia amore
rimargini ferite di tenebre
condannate a non guarire
in cella senza finestre

estasi sonora
di palpiti infiniti
fai cantare l'anima
e stendi la gioia
oltre il finito

giorni colorati d'azzurro
ribollenti di passione
le tue parole
i miei occhi
il tuo sorriso
turbinio di stelle
la tua fatuità
il mio sepolcro

e sono morto
- felice di vivere -
alle radici del Lario
per l'improvvisa pioggia di ombre
sui miei giorni di luce

da Giovanni De Simone - (Traona - SO)

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Primavera sul Lario



A picco sul lago
torreggia una mimosa.
Incontenibile energia
esplode indifferente
all'improvvido salto
del pesce nella rete.

da Rosa Maria Corti - (Lenno - CO)
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Tramonto sul lago



Giunta ormai è la sera
le porte della città
si aprono alla notte.
Piluccano i piccioni
di piazza Cavour
nell’attesa del riposo.
Anche la mente mia
ammaliata è al quieto
morir del giorno.

Il Baradello si  veste
dell’oro rosso del tramonto
mentre all'orizzonte
il sole stanco
abbraccia trasognato il lago
bevendo l'ultimo sorso
d'acqua chiara in un atto
d’intima voluttà.

da  Riccardo Avanzi - (Fino Mornasco - CO)

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sabato 7 aprile 2012

Buona PASQUA 2012


A TUTTI,  UN AUGURIO DI SERENITA'

luciana

lunedì 2 aprile 2012

Primavera



...si rincorron veloci
nell'azzurro del cielo
riempion l'aria
di trilli e gorgheggi...
le nuvole rosa del pesco fiorito
richiaman a frotte
insetti ronzanti...
timido affiora
il filo d'erba smaltata
le siepi ch'eran nude
han messo un nuovo vestito...
riscaldandosi al sole,
il lago lontano
fa da cornice
maestosa e cangiante...

da Laura Salvatori - (Bari)
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