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martedì 15 aprile 2014

Ul poeta de rebi - (Il poeta di Rebbio) - Enrico Roncoroni


Testo originale, in dialetto comasco

Ul poeta de Rebi 

Un quai d’un l’è bun de spiegam
quell’irrefrenabil voia
che al gaveva da scriv, annutà,
tutt quel che la so ment e i so öcc videvan?
Tutt quel che stimulava la so fantasia,
la so immaginaziun, la sua creatività?
Mi pensi che la so ment
pür sempar present su i fat da ogni dì, 
la viagiava semper per registrà annutà
tutt quel che al pudeva tramutas, 
in poesia, o teatar.
Al sa dumandava mai;
al sarà bel, al pudarà piase?
Ma quan che rivava un lampo, na fulguraziun
anca se l’era nocc, i so scritti
faseva un bacan da scepà i uregg, 
lu al meteva in pe, la so nova opera teatral,
 o la nova puesia, 
al scriveva per fa rid, e fa pensà i gent. 
I so puesii era la storia di so,
e di nost gent
grazie par avem fai regurdà ul nostar dialet
grazie par fam rid ogni sabat sira
ch,i al teater de Rebi.

                                    (Riccardo Avanzi)


Traduzione in lingua italiana


il poeta di Rebbio


Chi di voi mi sa spiegare
quell'irrefrenabile voglia
che aveva di scrivere, di annotare,
tutto quello che la sua mente, i suoi occhi vedevano?
Tutto quello che stimolava la sua fantasia,
la sua immaginazione, la sua creatività?
Io penso che la sua mente pur presente
nei fatti di tutti i giorni,
viaggiava sempre per registrare, annotare
tutto ciò che poteva trasformarsi,
il poesia, o in opera teatrale.
mai si chiedeva, sarà bello?
potrà piacere?
ma quando restava folgorato quel lampo
anche se era notte fonda, lui metteva
in piedi la sua opera teatrale,
o la sua nuova poesia.
scriveva per far divertire,
per far pensare, tutti noi.
le sue poesie erano storie delle sue,
e delle nostre genti.
grazie per avermi fatto ricordare il nostro dialetto, 
grazie per farmi ridere ogni sabato sera,
al teatro di Rebbio. 
.

Versi composti in onore di Enrico Roncoroni, il poeta di Rebbio, grande amante del teatro e della poesia, nell'anniversario della sua scomparsa. Quando ogni sabato invernale mi reco in teatro a Rebbio per assistere alle divertenti commedie, non posso non pensare al'uomo che lo ha fatto rivivere, questo teatro.

Un mio piccolo pensiero per la famiglia di Enrico Roncoroni, 
Regista, poeta e animatore, del Tetro di Rebbio 


da Riccardo Avanzi - (Fino Mornasco -CO)


lunedì 14 aprile 2014

Sul lago di Mezzola




Musica che incanta i passanti,
il vento tra le canne palustri,
sul lago di Mezzola.
Il sole al meriggio disegna la sua corsa
mostrando le bianche schiume,
che si fondono accarezzando
le ciglia del lago.
Sulle cime della valle, le ultime nevi,
rinfrescano l'aria, facendo rivivere gli alberi
svuotati dall'inverno.
Tutt’intorno il silenzio di ore smarrite
tra gli anfratti, e le forre,
che sempre sognai coperte di stelle.
Tra breve schiuderà l'estate,
su i  tramonti sarà nuova luce,
sulle tue rive, nuovi giardini di glicini in fiore,
dove nel tiepido silenzio,
potrò ancora scrivere,
del tempo che fu,
al suono della melodia, delle onde,
che riflettono fiocchi di nubi
mentre scivolano, sul blu,
di questo piccolo lago.
.
da Riccardo Avanzi - (Fino Mornasco - CO)
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