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domenica 25 maggio 2014

Tornerai




Promettimi che tornerai
Io sento come un richiamo
che mi giunge da lontano
dove è ancora tutto di me
in quella terra perduta
ch’è lontana dai miei occhi
e dove ho visto la luce.
Promettimi che tornerai
mi sembra spesso di udire
da angoli dove ho vissuto
dove ho riso, pianto e amato
dove mi parlan le pietre
il cielo, gli alberi e i monti
e tante voci lontane.
Promettimi che tornerai
Sento come mormorare
da tutti coloro che ormai
sono divenuti terra
ma sono vivi nel cuore
e là ancora mi aspettano.
Promettimi che tornerai
È come un canto silente
che mi spinge a rispondere
che chissà quando tornerò
che un giorno ritornerò
là con voi sulle mie rive.
.
da Emilio Montorfano - (Milano)
.



Sul molo di Torno - (Appunti di sere a passeggio)






Il molo di Torno,
dove l’aria tiepida di maggio,
mischiandosi al profumo del lago,
risplende la sera,
sotto un cielo di stelle.
Firmando un quadro,
di un pittore 
che dipinge solo per amore. 
.
da Riccardo Avanzi - Fino Mornasco (CO)


Maggio




Lo scorrere del tempo,
il susseguirsi degli anni,
che si rinnova
inarrestabile,
oggi è segnato ancora
da questa primavera fulgente,
 un’altra dopo tante
del passato
dell’età verde,
con il suo sole
caldo e nuovo
sempre sfolgorante,
con l’aprirsi delle rose
di rosso velluto,
odorose
purpuree,
sopra i loro cespi spinosi, 
corolle che  hanno ripreso vita
nobili e odorose
presso il muro di cinta  petroso,
dove s’aggrappa l’edera
insinuante e invadente
tenace, perenne
con foglioline nuove
Sotto il verde fogliame
ombroso degli alberi
dai tronchi nocchiuti
forti e muschiosi,
nel bosco misterioso
è ritornato il brusio
continuo, insistente
di schiere d’insetti nascosti,
lo strisciare nell’erba
di vite sconosciute
che fuggono rapide
al rumore dei passi
e il cinguettio sui rami,
richiamo all’amore,
invito canoro
di teneri pennuti.
Ora vago cercando
al piede del monte,
che germoglia
digradando verso
la frescura del lago
verdazzurro
quiescente,
il ricordo incantato
di primavere lontane
 perdute in un sogno
ma luminose
vivide
fulgide
come quella di oggi
e pur così tanto diverse
perché non ero tanto solo
perché eri tu con me.
.
da Emilio Montorfano - (Milano)
.