- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

Per leggere tutte le poesie sinora pubblicate su larioinpoesia: scorri in basso, sino ad incontrare l'ultima poesia.
Noterai la scritta "Post più vecchi". Cliccandola, incontrerai via via tutte le pagine inserite, a partire dal gennaio 2008.

domenica 28 settembre 2008

Non ha voce

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E’ un’acqua che si muove piano piano,
è un’acqua che non può fare del male;
non c’è la musica del mare con le onde,
né del fiume che scorre fra le sponde,
ma parla al cuore anche se non ha voce,
è quieta e lenta e il mondo va veloce.
Mi fermo tutti i giorni per guardare
la pace calma che Dio sa regalare
e quel colore tenue e pur deciso
mi appare in ogni istante sempre vario
e tinge come il cielo tutto il Lario.

da Elisa Barone - (Como)
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martedì 23 settembre 2008

- Ringraziamo DAVIDE FENT
che sul suo blog BLOOMSBURY,

ha diffusamente ed ampiamente presentato l'antologia Larioinpoesia, riproducendo alcuni passaggi tratti dal blog, l'immagine di copertina e l'articolo pubblicato in data 15 agosto dal quotidiano La Provincia di Como.



- Ringraziamo LUCA ROTA - curatore per RCI Radio del programma radiofonico quindicinale di intrattenimento culturale "Radio Thule" - che ha commentato l'Antologia su "CRONACHE DA THULE"

Scrive Luca Rota:
"Ricevo e segnalo con veramente gran piacere (ed un certo ritardo, di cui chiedo venia) l’uscita editoriale di Larioinpoesia, antologia poetica di differenti autori nata da una brillante idea della vulcanica Luciana Bianchi Cavalleri - che Cronache da Thule ha più volte incontrato attraverso i siti web da lei curati - e dalla sua passione per la poesia e per il Lago di Como, così forte e contagiante da saper riunire ben 25 autori nel volume pubblicato, calamitandone la stessa passione con irresistibile spirito “letterario”. Un’idea, dunque, quella di Larioinpoesia, che va’ oltre il mero (e precipuo) aspetto editoriale per assumere in sè molti altri valori, tra cui quello, sempre fondamentale, di un prezioso dinamismo culturale assolutamente al passo coi tempi, visto che il progetto è nato sul web ed è finito sulla “tradizionale” carta: insomma, un piccolo gioiellino di poesia e di passione, come detto, che certamente merita un’attenzione non solo locale..."



Ringraziamo la redazione dell'inserto bimestrale "BOTTEGA LETTERARIA" del mensile 'L GAZETIN (editrice LABOS) - www.tellusfolio.it - nell'edizione settembre/ottobre ha pubblicato il seguente articolo, a cura di Paola Mara de Maestri:

(cliccare sull'immagine per ingrandire e rendere leggibile l'articolo)
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Tremezzo

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...E m'incammino così,
nel forte vento
in quei giardini aperti
cantori del Lario
dipinti da Van Gogh,
e quei fiori variopinti
dopo il temporale,
sembran diamanti sul velluto
...amanti segreti di Villa Carlotta,
dei suoi profumi,
delle sue voglie...
dagl'occhi limpidi e chiari
così profondi,
azzurri,
come l'infinito.
E senza mente,
coi pensieri buffi
sepolti nel cassetto,
mi perdo beato in quei lidi.
Così, l'anima mia
nuda e libera
verso l'acqua si protende...

da Manlio Visintini (Trieste)
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domenica 21 settembre 2008

The lake of the dreams -Lario- Il lago dei sogni

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THE LAKE OF THE DREAMS

Those majestic mountains
Give me the feeling of flight,
A flight over the colorful lake of Como
And feel the aroma never forgotten
Of my distant memories of the flowery Lario .

The white mountains open their arms
And their joyful wonders greet me
With a portion of heaven,
The Paradise which mirrors on the lake
Caressed by amusing boats
Over the crystal waters
Which make the Lario a magic dream.

A scent of emotion grasps my heart
Beating like a drum,
Squeaking and creaking voices
create a harmony of sounds
which like an orchestra cheers my long gone memories.
Of my younger happy years, splashing in the Lario.

I dive among the waves of the enchanted lake
Memories of sour tears,
I breathe the scent of forgotten love
And, like a swallow, I fly far away .


da Giovanna Li Volti Guzzardi - traduzione di Sam Pizzo


IL LAGO DEI SOGNI

La maestosità dei monti
mi dà la sensazione di volare,
volare sul lago di Como dai mille colori
e sentire il profumo mai dimenticato
dei miei ricordi lontani sul Lario infiorato.

I monti imbiancati aprono le braccia
e le loro meraviglie mi accolgono festose
regalandomi un angolo di paradiso.
Il paradiso che si riflette sul lago,
dove le barche lo accarezzano trastullandosi
tra quelle acque azzure e limpide
che del Lario fanno un magico sogno.

Un effluvio di emozioni afferra il mio cuore
che batte come un tamburo,
voci e cigolii creano un afflato di suoni
che come un’orchestra allieta i ricordi lontani,
quando sul Lario sguazzavo felice i miei giovani anni.

Fluttuando mi tuffo tra le onde del lago incantato,
sapore di lacrime il ricordo…
respiro il profumo mai dimenticato dell’amore
e come le rondini volo altrove…

da Giovanna Li Volti Guzzardi (Australia)


Giovanna Li Volti Guzzardi
A.L.I.A.S. - Accademia Letteraria Italo-Australiana Scrittori
29 Ridley Avenue
AVONDALE HEIGHTS VIC 3034
MELBOURNE - AUSTRALIA
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lunedì 15 settembre 2008

Colori sul lago di Como - Kuluri fuq il-Lag ta' Como

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fotografia: Franco A. Cavalleri

Per un'unica e sola volta - anzichè una poesia, pubblichiamo un breve racconto descrittivo - inviatoci dall'Isola di Malta. Il racconto è ambientato sul nostro lago, è nato dai ricordi di viaggio dell'autrice - insegnante alle classi elementari - che lo ha composto appositamente per i suoi alunni di nove anni: un breve e semplice brano, da leggere alla classe. Ve lo presentiamo perciò nella nostra lingua, ma anche nella loro lingua madre: il maltese.

Colori sul Lago di Como.

L'estate scorsa ho fatto un viaggio. E che viaggio! Quanto mi sono divertita! Prima di tutto perche` avevo lasciato alle spalle lo stress giornaliero di casa ma sopratutto perche` sono scappata dal caldo afoso dello scirocco di Settembre.
Eravamo una trentina e ci siamo incontrati all'aeroporto un paio d'ore prima della partenza. Quanto mi erano sembrate lunghe quelle ore! Finalmente siamo saliti sull'aereo e dopo un volo di un po' meno di due ore, siamo arrivati a Milano che si trova nel nord Italia. Lì abbiamo trovato un pulman che doveva portarci a Lecco pero` prima abbiamo fatto una sosta di qualche oretta a Como dove c'è un lago di una bellezza impareggiabile. Ho subito afferrato la mia macchina fotografica digitale e mi sono messa a scattare foto a non finire. Sono rimasta sbalordita e strabiliata dalla bellezza che mi stava attorno. Da sopra il vaporetto vedevo uno spettacolo di colori, una gioia per gli occhi ed il cuore per la loro fresca delicatezza.
Lì ho visto delle ville maestose tutte con verande stracolme di fiori. C'erano fiori rossi, rosa chiaro e rosa scuro, celeste, viola e lilla`, gialli, bianchi e altri color pesca; il mio frutto preferito! Che bellezza! Che festa di colori meravigliosi! C'erano case tutte dipinte di rosa sembravano una torta nuziale. Poi c'erano case dove le scale scendevano direttamente fino al lago cosi che i residenti potessero andare dall'altra parte del lago con le loro barchette multicolori per andare a lavorare o per fare degli acquisti. Il colore del cielo era di un azzurro puro e delicato e mi ricordava la fascia che portava alla vita Nostra Signora di Lourdes. Il cielo era completamente privo di nuvole e l'acqua del lago era limpida e chiara. I colori dei fiori e delle abitazioni erano riflessi come specchi sulle acque cristalline. Quasi quasi era difficile capire dove finiva la terra e dove cominciava l'acqua. C'era una pace tangibile che si rompeva solo quando passavano degli uccellini che facevano baldoria come se volessero attirare la nosta attenzione su di loro per farci vedere i bei colori delle loro ali. Mi piacerebbe tanto continuare il racconto del mio viaggio ma penso che la miglior cosa da fare per voi sarebbe di andarci personalmente in questo luogo e visitare il lago incantato. Solo allora potrete dire se avevo ragione nel dirvi che il Lago di Como e` uno spettacolo vivente di colori.


Kuluri fuq il-Lag ta' Como.

Sifirt is-sajf li għadda. U dik safra! Kemm ħadt gost! Ħadt gost għax qtajt mill-ħajja mgħaġġla ta' kuljum hawn Malta u ħadt gost għax ħlist ftit mis-sħana tremenda tar-riħ isfel ta' Settembru. Konna grupp ta' madwar tletin u ltqajna fl-ajruport sagħtejn qabel. Dawk is-sagħtejn rajthom twal wisq. Fl-aħħar tlajna fuq l-ajruplan u wara vjaġġ ta' madwar siegħa u tliet kwarti wasalna ġewwa Milan fit-Tramuntana ta' l-Italja. Hemm sibna l-kowċ li kellu jeħodna Lecco. Iżda fi triqitna għamilna waqfa ta' madwar tliet siegħat ġewwa Como fejn hemm lag ta' ġmiel li ma bħalu.
Mill-ewwel ħriġt il-kamera digitali u bdejt nieħu ritratti bl-addoċċ. Bqajt b'ħalqi miftuħ u b'għajnejja mberrqin iċċassati għal dak il-ġmiel li kelli quddiemi. Minn fuq il-lanċa bdejna naraw spettaklu ta' kuluri li jpaxxu l-għajn u jgħaxxquk bil-ħlewwa delikata tagħhom. Rajna vilel kbar bil-verandi invażati bi fjuri ħomor, roża ċari u roża skuri, ċelesti, vjola u lela`, sofor, bojod u oħrajn lewn il-ħawħ; il-frotta favorita tiegħi. O, xi ġmiel! X'festa ta' kuluri meraviljużi! Kien hemm djar kbar kollha miżbugħin roża delikat tistħajjilhom xi kejk ta' l-għarusa. Uħud mid-djar kellhom taraġ jagħti dirett għal fuq il-lag minn fejn is-sidien jaqbdu d-dgħajsa ċkejkna tagħhom u jaqsmu għan-naħa l-oħra biex imorru għax-xogħol jew għall-qadi ta' kuljum. Is-sema kienet lewn ċelesti ċar li fakkarni fit-terħa li għandha f'qaddha l-istatwa tal-Madonna ta' Lourdes. Kien bla sħab xejn u l-ilma tal-lag kien ċar u kalm donnu żejt. Il-lewn tal-fjuri u tad-djar ikkuluriti kien qed jirrifletti donnu mera fuq l-ilma ċar daqs il-kristall. Kien kważi diffiċli tara fejn jibda l-bini u fejn jibda l-lag. Il-paċi li kien hemm kienet titkisser biss bit-tpespis ta' xi żewġ għasafar imqarbin li kienu jiġru wara xulxin donnhom biex juruna l-kuluri sbieħ ta' fuq ġwinħajhom. Nixtieq inkompli ngħidilkom dwar is-safra tiegħi imma naħseb li l-aħjar ħaġa għalikom tkun li kieku tistgħu tmorru żżuru dan il-post meraviljuż u taraw kellix raġun ngħid li l-Lag ta' Como huwa spettaklu ħaj ta' kuluri.

da Rita Debono Muscat - (Isola di Malta)
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E dalle segretezze inconscie

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Tremolando, affiora
dalla profondità oscura e misteriosa,
limpido specchio di lago ridente
e dalle segretezze inconsce
sgorga vibrando,
e si libra l’anima mia,
illuminandomi.

da Gian Battista Taddei
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Cernobbio

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Vicino al lago, d'inverno,
l'acqua è tuo specchio
lasciandoti accarezzare
da un'aria amica
che ti spinge
vicin le onde,
dove improvvisi nascono
cavalli di spuma
dissolti nella luce.
Quella sera porpora,
ascoltando Chopin
dietro la cornice
d'una finestra aperta,
azzurra sinfonia
beve avida
giardini e cipressi,
vialetti nudi
e bianchi tavolini
sembran di zucchero...
La voce della sera
richiama vaghi passeri
che il tramonto sorseggia
nell'immensità più tesa,
parlandomi tacendo...
mentre il temporale bagna
il fresco sguardo
che l'anima schiude,
lasciandomi annegare
nel vaporoso oblìo.
Verde! Verde!

da Manlio Visintini (Trieste)
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sabato 13 settembre 2008

Bellagio

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Vento improvviso
sbatte l'acqua sul moletto
come schiaffo indecente
al vespero viola...
E quell'acqua scura
sembra liquore,
magico elisir
che dona quiete,
e vaghe rondini lassù
fan del cielo
merletto in bianconero,
così mi perdo
senza mente
guardando verso Dio,
oltre quel crepuscolo
che sa d'amore
e d'infinito...

da Manlio Visintini (Trieste)
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venerdì 12 settembre 2008

Dormiveglia


Vedi? Ormai è qui la sera
e il disco rosso del sole
s’è calato dietro ai monti,
lasciandoci un cielo viola
con vivi cirri di fuoco.
In piedi nella “lucia”,
voga spingendosi avanti
con lunghe remigate
l’uomo che guida lo scafo.
Con un piano sciabordare
la prua fende le acque
e l’increspatura lieve
della distesa del lago,
mentre, quasi scivolando,
la chiglia avanza veloce
verso le lucine accese
nell’indaco della costa.
La tua mano disegna
arabeschi di bianca spuma
presso il fianco della barca
e il battere della pala
risponde ritmicamente
al cricchio della scalmiera.
Oltre le doghe ricurve
si avvicina dirupata
la montagna silenziosa
alla cui base c’è il porto,
che, come vedi, ci attende.

da Emilio Montorfano - (Milano)
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giovedì 11 settembre 2008

Dopo el temporal

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Su el finì de la sera,
questi carezz del vent,
in riva al mè bel lagh
come on sfioramm de laber
in l’aria che la sent
d’erba e de fior bagnaa,
me fann vegnì in la ment
certi serà d’estaa
dopo ona grand aquada,
col tronà ormai lontan
e on ciel ch’el torna avert
per fa rivedè i stell
tra i nivol che se strascen.

Come certi moment
de rabbia, de tristezza,
de on quej gropp de paturgna,
che, apènna cont on nient,
poeu svanissen d’on tratt,
se smorzen d’improvvis
per riportà el seren.

da Emilio Montorfano - (Milano)

[Sul finire della sera / queste carezze del vento, / in riva al mè bel lagh / come uno sfiorarmi di labbra / nell’aria che ha sentore / di erba e fiori bagnati, / mi fanno venire in mente / certe serate d’estate / dopo una gran piovuta, / col tuonare ormai lontano / e un cielo che ritorna aperto / per far rivedere le stelle / tra le nuvole che si lacerano. / Come certi momenti / di rabbia, di tristezza, / di qualche groppo di malumore, / che, appena con poco, / poi svaniscono d’un tratto, / si spengono all’improvviso / per riportare il sereno. ]
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martedì 9 settembre 2008

Una bellezza del nostro lago


Un piccol campanile spicca di tra le piante,
è sopra Cadenabbia (Comune di Griante).

Vi giungi solo a piedi dopo breve cammino
e trovi una chiesetta: quella di San Martino.

Tutto da qui rimiri ed il tuo sguardo è pago:
barche, battelli, vele che scivolan sul lago;

la punta di Bellagio che in acqua si protende
e duplice il percorso del nostro Lario rende;

i piccoli paesi sui monti o in riva al lago,
chiare macchie di giorno, la sera un lume vago.

Ti senti fuor dal mondo, svanisce ogni pensiero.
Vien logico pensare: Qualcuno c’è davvero.

da Roby (Como)
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Essere Como

(scultura marmorea di Plinio il Giovane - Cattedrale di Como)

- i versi sono stati espressamente dedicati dall'autore a Plinio il Giovane -


Rossi gerani guardano il lago,
ringhiere di ferro
chiacchierano sommessamente
co'l vecchio lampione
dal volto austero...
Un mar di anime
nelle vie
sembrano figure dipinte
di un presepio
che ha vita propria,
accendendosi coi sorrisi
nei suoi chiaroscuri,
nella loro intimità...
Dove le strade
si perdon vaghe
verso quell'acqua grigioperla,
mentre dai muri pendono
cascate di sempreverde
mostrandosi improvvise...
Monti e nubi
sembrano cercarsi,
chiamarsi,
...pioggia viene fresca,
e brilla il lago
tempestato da diamanti d'acqua
...Diventato prezioso specchietto
posato sul comò.

da Manlio Visintini -(Trieste)
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venerdì 5 settembre 2008

Fermo immagine


Giù al molo
dove la freccia di Bellagio
ti colpisce in pieno
una barca solitaria
attende sonnambula
l’aurora rosea.

Istantaneamente
la coltre argentea
del cielo estivo
si copre in lucentezza.

Né chiasso né brezza.

Tacciono le vette.
Eterni premurosi guardiani
vegliano solerti
sul bello addormentato
che ignaro della premura
attende il bacio di risurrezione.

All’argine, io
sconfortata viaggiatrice
da questo fermo immagine
traggo l’ultimo assaggio
buono e salutare
l’ultimo respiro esule
prima di partire.

da Therese Pace - autrice madrelingua maltese
(poesia inviataci da Birkirkara - Isola di Malta)



Versione originale, in lingua maltese:

KWADRU WIEQAF

Hemm isfel mal-moll
fejn il-vleġġa ta' Bellagio
tolqtok fil-qalba
dgħajsa solitarja
lubiena tistenna
l-awrora roża.

B'istint
il-kutra fiddiena
tas-sema sajfi
tiksik bit-tlellix.

La ħoss u lanqas żiffa.

Siekta l-qċaċet.
Gwardjani eterni, bi premura
jgħassu għalenija
s-sbejjaħ rieqed
li sajjem mill-ħrara
jistenna tal-qawmien il-bewsa.

Max-xatt, jien,
vjaġġatriċi bla konfort
li minn dal-kwadru wieqaf
nislet l-aħħar togħma
tajba u rejjieqa
l-aħħar nifs fl-eżilju
qabel nitlaq.

da Therese Pace
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giovedì 4 settembre 2008

Recensioni, articoli, commenti per l''Antologia Poetica "Larioinpoesia"

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A pubblicazione avvenuta, la raccolta di versi "Larioinpoesia" è stata oggetto di diverse recensioni e commenti, su carta stampata, in web e radiotelevisive:

ringraziamo tutte le testate ed i media che ci hanno gentilmente dedicato uno spazio e la loro attenzione.

Nel blog-vetrina dedicato interamente all'Antologia, l'elenco, le immagini ed i links di tutte le recensioni man mano pubblicate di cui siamo venuti a conoscenza.


(Riportiamo, a titolo di esempio, la prima presentazione - in ordine di data - del quotidiano locale La Provincia di Como - apparsa in data 15 agosto)

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15 agosto 2008 - Quotidiano "La Provincia di Como" (pag. 17 - Cronaca di Como) breve articolo di presentazione, a cura di P.Berra.

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Per una ben precisa SCELTA EDITORIALE,
l'Antologia è in vendita esclusivamente ON LINE,
attraverso la vetrina web dell'editore Lulu.com - vedi dettagli QUI

Per la città di COMO abbiamo però optato anche per un punto vendita preferenziale, presso la libreria storica più antica della convalle:
LIBRERIA MERONI, Via Cesare CANTU' 51

(Porta Torre - accanto al Liceo Classico Volta)
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Mattino

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Lucia Sarto - "Il lago d'estate" - acrilico su tela -
"Nelle tele di Lucia Sarto, i colori si mescolano e si fondono, permettono di sognare, anche solo per un attimo, estraniandoci dalla vita reale. Con i suoi fiori, ci porta in un mondo quasi incantato, dove la pace e l'armonia sembrano essere i principali protagonisti" - (da un testo critico di Veronica Balutto)


Gocce di rugiada si posano dolcemente
Su soffici petali di fiori carnosi
Di viole, garofani, papaveri e lilla`
Laggiu` all'orizzonte sconfinato
Si sente uno sbadiglio; un mormorio.
E` il sole che reclama le sue ore;
Le prime silenziose del mattino.
Sul giglio un po' giallastro la farfalla
Sussurra parole magiche d'amore.
Camminano decise a passo svelto
Le primissime luci sul lago all'albeggiare.
La polka stuzzicosa sveglia intanto
Un vecchio gufo stanco; vuole dormire.
Nel cielo chiaro, limpido e quieto
La rondine in cerca del destino
Sbatte contro la viola del pensiero.
Con deliziose gesta lei lo sgrida
Ma poi per pentimento o per amore
La testa morbidina gli accarezza.
Perdona i suoi malfatti di briccone.
La rondine stordita è ora lieta.
Saltella a suon di valzer su due piedi.
Compone uno stornello favorito:
Il dolce canto eterno del mattino.


da Rita Debono Muscat - autrice madrelingua maltese
(poesia inviataci dall'Isola di Malta)
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Sogni sul Lario

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Rosso di sera tinge di tramonto
un cigno solitario
che ancor si specchia
nelle limpide acque
del Lario…

Il campanile tacque
una quercia vecchia
riapre il suo diario
sotto i fianchi d’un colle
che riprende il suo racconto…

E il Lario
rispecchia ancora
il cigno solitario
che sogna già l’aurora…

Il colle tace
e la vecchia quercia
chiude il suo diario.


da Alfred Palma - autore madrelingua maltese
(poesia inviataci dall'Isola di Malta)
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