Testo originale, in dialetto comasco
Ul poeta de Rebi
Un quai d’un l’è bun de spiegam
quell’irrefrenabil voia
che al gaveva da scriv, annutà,
tutt quel che la so ment e i so öcc videvan?
Tutt quel che stimulava la so
fantasia,
la so immaginaziun, la sua
creatività?
Mi pensi che la so ment
Mi pensi che la so ment
pür sempar present su i fat da ogni
dì,
la viagiava semper per registrà
annutà
tutt quel che al pudeva
tramutas,
in poesia, o teatar.
Al sa dumandava mai;
Al sa dumandava mai;
al sarà bel, al pudarà piase?
Ma quan che rivava un lampo, na fulguraziun
anca se l’era nocc, i so scritti
Ma quan che rivava un lampo, na fulguraziun
anca se l’era nocc, i so scritti
faseva un bacan da scepà i
uregg,
lu al meteva in pe, la so nova opera
teatral,
o la nova puesia,
al scriveva per fa rid, e fa pensà i
gent.
I so puesii era la storia di so,
e di nost gent
grazie par avem fai regurdà ul nostar dialet
grazie par fam rid ogni sabat sira
ch,i al teater de Rebi.
grazie par avem fai regurdà ul nostar dialet
grazie par fam rid ogni sabat sira
ch,i al teater de Rebi.
(Riccardo Avanzi)
Traduzione in lingua italiana
il poeta di Rebbio
Chi di voi mi sa spiegare
quell'irrefrenabile voglia
che aveva di scrivere, di annotare,
tutto quello che la sua mente, i suoi occhi vedevano?
Tutto quello che stimolava la sua
fantasia,
la sua immaginazione, la sua creatività?
Io penso che la sua mente pur presente
nei fatti di tutti i giorni,
viaggiava sempre per registrare, annotare
tutto ciò che poteva trasformarsi,
il poesia, o in opera teatrale.
mai si chiedeva, sarà bello?
potrà piacere?
ma quando restava folgorato quel lampo
anche se era notte fonda, lui metteva
in piedi la sua opera teatrale,
o la sua nuova poesia.
scriveva per far divertire,
per far pensare, tutti noi.
le sue poesie erano storie delle sue,
e delle nostre genti.
grazie per avermi fatto ricordare il nostro dialetto,
la sua immaginazione, la sua creatività?
Io penso che la sua mente pur presente
nei fatti di tutti i giorni,
viaggiava sempre per registrare, annotare
tutto ciò che poteva trasformarsi,
il poesia, o in opera teatrale.
mai si chiedeva, sarà bello?
potrà piacere?
ma quando restava folgorato quel lampo
anche se era notte fonda, lui metteva
in piedi la sua opera teatrale,
o la sua nuova poesia.
scriveva per far divertire,
per far pensare, tutti noi.
le sue poesie erano storie delle sue,
e delle nostre genti.
grazie per avermi fatto ricordare il nostro dialetto,
grazie per farmi ridere ogni sabato
sera,
al teatro di Rebbio.
al teatro di Rebbio.
.
Versi composti in onore di Enrico
Roncoroni, il poeta di Rebbio,
grande amante del teatro e della poesia, nell'anniversario della sua scomparsa. Quando ogni sabato invernale mi
reco in teatro a Rebbio per assistere alle divertenti commedie, non
posso non pensare al'uomo che lo ha fatto rivivere, questo teatro.
Un mio piccolo pensiero per la famiglia di Enrico Roncoroni,
Regista, poeta e animatore, del Tetro di Rebbio
da Riccardo Avanzi - (Fino Mornasco -CO)
.
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