Oscura è la notte, profondamente oscura,
yo doi vuelta y vuelta en la cama,
non trovo pace, mi rodo dentro,
piango le mie sventure,
il Rockford, amato vascello,
ancora giace sul fondo, en un infernal pantano.
Un relampago de vez en cuando, estremece,
per un istante, un cupo nuvoloso cielo,
un lontano brontolio , poi tutto tace di nuovo.
Penso, vedo i volti degli amici scorrermi davanti,
uno per uno, ah.... gli amici , nessuno si ferma,
mi abbracia singhiozza con me.
Rivedo la mia strana vita, i successi...i fracassi...
Tre volte ho visitato la casa del Padre,
tre volte non mi aprì, non udì, forse,
memmeno il signore degli inferi mi reclamò.
Ritornai a scontare le mie colpe
a pagare le mie superbie,
in questo mondo infernale,
senza pieta', senza compassione.
Il sonno d'impovviso mi rapì
ricominciai a sognare,
a navigare nell'immenso blu,
felice, solo, in pace con tutti.
da Gianluigi Saporiti - (Como)
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