- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

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sabato 16 maggio 2009

Raccolgo la nebbia

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Mi bacia sulla bocca
e con le dita sfiora il collo teso
fino ad indugiare sul cuore,
stamane la nebbia.

Io sono foschia sul lago,
la respiro
con l’aroma del primo caffè
- lontano il rumore della strada vicina-.

D’un tratto
dall’angolo retto di un muro a secco
scatta ratto il gatto grigio
fende l’aria densa e salta
ma subito si struscia
-strale nel miele-.

Il corvo aspetta sopra il tetto muto.

Di quale attesa siamo figli?
Qual è la paga sciapa del vivere?
E a che servon mai becco inchiostro ed unghie?

…ma indolente livida l’acqua tace
non ha risposte per quesiti sordi,
nuovi sentieri per la mente pigra.
Acqua.
Un passo, un salto e un battito d’ali.
Tutto è qui, per sua natura:
istanti e istanti
che sommano l’andatura felpata dei giorni.

Raccolgo la nebbia
sotto la camicia
e il cuore gonfia.

.
da Aldo Sangalli - (Brugherio - MB)
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1 commento:

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

La nebbia avvolge il lago e il cuore, mentre proseguono i ritmi della vita e lo svolgersi di piccoli quadri naturali: ed ecco gli animali intenti al loro quotidiano...
Le eterne domande del vivere possiedono risposte?
Bello cercare di coglierle ponendosi in silenzioso "ascolto" di ciò che sorprendentemente eterno, ci circonda...