- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

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venerdì 16 maggio 2008

Il mio lago

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Quando ritorno al mio lago
e vedo le coste verdi
e i borghi ridenti
e le onde sempre uguali
sembra che il tempo
non sia passato mai.

Eppure tutti i miei
le mie origini
e coloro che erano con me
sono nella terra,
in quella terra mia,
senza più occhi per vedere
e bocche per parlare.
Ma sono una folla
dentro il cuore mio.
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da Emilio Montorfano - (Milano)

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1 commento:

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

Conosco anch'io - ed assai bene - questa sua sensazione: le onde del lago sembrano talvolta far riaffiorare intatte voci ed immagini appartenenti al passato e far rivivere momenti e persone - come fossero ancora accanto a noi, per un attimo.
E' la sottile malìa del lago, quella sua magica vena incorruttibile che ha attraversato gli anni (ed i secoli) - che prima di noi hanno certamente conosciuto anche i nostri genitori - ed a loro volta, ne sono stati rapìti...

Come se nelle profondità del Lario, si celasse un poco di noi - e della nostra storia, pronta ad affiorare...
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