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giovedì 8 settembre 2011

Aurora


La città si sveglia
dal sonno notturno
sotto un cielo grigio
che si illumina
là dove i raggi del sole
si rifrangono su nuvole
di lavanda accese.
La torre quadrata del Baradello
domina il golfo,
la fontana sarge le sue molecole
che si uniscoo alle acque lacustri
in argenteo femento.
Il mio cuore tisomiglia
e ti appartiene.
O Como mia, svegliati!

da Gianna Binda - (Como)


n.d.r. - Successivamente, è stata composta una nuova versione della poesia, scritta
"a quattro mani" dagli Autori Gianna Binda e da Gianluigi A. Saporiti. Ecco la nuova versione:


La città si risveglia dal riposo notturno
sotto un cielo grigio che si illumina, là
dove i raggi del sole si rifrangono su nuvole
curiose e di lavanda accese.
La torre del Baradello domina le case ed il porto,
la fontana sparge ogni dove le sue goccie.
I suoi gelidi vivifici spruzzi,
soffiati lontano dalla brezza notturna,
si uniscono alle acque lacustri
continuamente, in argenteo fermento.
Anche il mio cuore sparge amore sulla città,
verso la mia città, come la tua fontana;
te lo regalo, ti appartiene, Como mia.
Fanne buon uso, congela, affoga i corrotti,
purifica gli eletti per un sano e fattivo governo,
esempi di onesti ne abbiamo avuti, tanti.
Non sprecare più i nostri sudati averi,
in inutili faraoniche opere, volute da strani interessi .
La città di Volta che regalò la luce perenne,
di Sant'Elia , di Terragni che regalarono ordine,
nuove idee e bellezza al mondo intero, lo reclama.

da Gianna Binda e Gianluigi A. Saporiti - (Como)
.

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