- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

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martedì 7 dicembre 2010

San Domenico

fotografie di Franco A. Cavalleri e di Pierangelo Giussani


Ci son luoghi
sul lago di Como,
sono porte
nascoste nel tempo
dove il passo
può ritrovare
quel che l'anima
andava cercando.
San Domenico
è uno di quelli,
sopra Breglia
alla fine del bosco,
lo sostiene
una piccola roccia
al terminare
di un percorso nascosto.
Dietro il Santo
ti abbraccia
il paesaggio,
vedi il lago
disteso ai tuoi piedi
sta nel mezzo
la schiena di un monte
a cavallo dei due
rami lariani.
Lì, vorresti avere
due ali, sostenute
dalle correnti,
risalire
per poi planare
sulle acque
del lago
lucenti...
Piano piano
la pace nel cuore
si fa strada
e mi riempie
di gioia.
I problemi
ho lasciato lontani
tra le brume
della pianura.
Ad un tratto
lieve una farfalla,
sulla mia mano destra
si posa,
trasognato resto
a guardare
quelle ali
palpitare nell'aria.
Ci osserviamo
creature di Dio
siam diverse
ma della stessa
sostanza ,
batte forte
nel mio petto la vita ...
siamo parte di un'unica danza.
.
- Se vi capita di andare a Breglia, immagino che possa essere aperta la chiesa della Madonna Nera , cercate di fare una capatina a San Domenico distante 40 minuti a passo tranquillo dal parcheggio di Breglia. Arrivati alla Cappelletta potrete ammirare un paesaggio unico. E' bello starci da soli, magari in giorni feriali dove nessuno si reca lassù nella stagione un pò più calda e osservare il volo delle poiane o del nibbio, farsi accarezzare dalla brezza e dai raggi del sole abbandonarsi all'ascolto del magico canto della natura. Quel giorno ero triste pensavo a tanti problemi... ma a poco a poco seduto sullo sperone di roccia dietro la chiesetta di San Domenico, le nuvole si diradarono facendomi vedere un paesaggio misterioso e soprannaturale che ermergeva dalla foschia. In un attimo una farfalla si posò tra il pollice e l'indice della mia mano destra. Restò li ferma facendo fremere ad intermittenza le ali, lasciandosi osservare e contemplare in quella sua semplice ma infinita bellezza. Avvicinai agli occhi alla mia mano cercando di accostarmi a quel magico istante con tutta l'umiltà possibile. Lei non volò via ma stette ancora con me per infondermi il suo desiderio di vita...(Pier Giussani) -
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da Pierangelo Giussani - (Cernobbio - CO)
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