
Beccheggia la gondola
lenta e senza una guida
lasciandosi portare
dalla spinta dell’onde
piano, verso la riva.
La sua chiglia è una culla,
che dondola, che ninna,
mentre un sole scarlatto
bacia ormai l’orizzonte
e già sta per sparire.
Sopra di me disteso,
dense nuvole chiare
hanno figure strane
inquiete e mutabili
silenziose e mobili.
Una voglia di sonno,
di rinchiudere gli occhi
è un invito a sognare,
ad andare lontano
risalendo nel tempo
a vedermi com’ero.
da Emilio Montorfano - (Milano)
.
1 commento:
magìa profonda, delle antiche barche di legno lariane - gondole e/o Lucie (ben altra estetica, ben altro fascino, rispetto agli scafi odierni in vetroresina...!)
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