- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

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giovedì 28 maggio 2009

Favole in riva al Lario

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fotografia: Nicola Guarisco (sito personale: "Mondo Lariano")


Trasognata mi fingo
solitario un sentiero
dove ricerco parole
per raccontare storie,
per trasformare sogni
in favole alate
che sorvolano i monti,
poi scendono piano
ad accarezzare l’onda
che in cerchi si spande
come a moltiplicare
gli orizzonti del mio sentire.
I passi miei non toccano
il selciato, mentre vivo
tante vite diverse,
fende le nubi il mio pennello,
mentre di mille intrecci
dipinge una trama.
A notte, con le stelle,
Mnemosine m’appare
in veli d’ambra,
Eros e Thanatos
mi tengon compagnia,
finché sorge il sole
e scioglie il suo riflesso
in un’urna d’acque
ogni diafana creatura mia.

da Rosa Maria Corti - (Lenno - CO)
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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Suggestive le impressioni che l'autrice ancora una volta, con sensibilità trasmette, nel percorrere un sentiero della natura incontaminata che circonda il Lario, immaginando storie di vite fino al calar della notte dove amore e morte appaiono, fino al mattino quando il sole dissolve l'immaginazione.

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

bellissimo commento, ad una poesia armoniosa e delicata che emana un dolce ed attraente fascino di "reverie"...

Peccato solo che l'autore del piacevole commento abbia scelto di rimanere incognito

9 giugno 2009 12.41

silvy ha detto...

Il sentiero montano che percorre l'autrice, riesce ad evocarle trasognate sensazioni. Improvvisamente tutto prende vita, riaffiorano ricordi di sentimenti lontani e vite vissute nella cornice notturna dove musa, amore e morte danzano insieme, finchè la luce del mattino dissolve il sogno. Le parole della poesia lasciano una scia di nostalgioca voglia onirica della mente, ubriacata dalla bellezza del panorama lariano. Silvy

angelo di maslianico ha detto...

angelo di maslianico

signora corti

le sue poesie mi lasciano per un po' di tempo una serenità d'animo che mi accende d'entusiasmo.