- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

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venerdì 26 dicembre 2008

La sponda amica

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fotografia: Franco A. Cavalleri


Aiutami, sponda amica
di questo mio lago caro,
in questa notte profonda
a ritrovare me stesso
quell'io che senza scordarti
per tanto tempo ha vagato
all'ombra di altre montagne
presso prode straniere,
con altri frusciare d'onde,
con altri alieni silenzi..
Aiutami, quieta sponda
dalla familiare voce,
a sciogliere questo groppo
che tanto grava sul cuore
per ritrovare l'amore
profondo di casa mia...

da Emilio Montorfano - (Milano)
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3 commenti:

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

Struggenti e dolcissimi i tuoi versi, Emilio: il Natale riporta sempre alla memoria il calore e gli affetti di persone, luoghi, ricordi amati, vicini e lontani.

(Ho abbinato alla tua poesia uno scatto ripreso proprio questa mattina, in un punto della sponta di Como da cui è ancora possibile vedere ed ascoltare il rumore pacato dello sciabordìo delle onde del nostro amato lago: da dietro il tempio voltiano...)
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antonia ha detto...

Davvero struggenti questi versi di Emilio in cui mi posso specchiare e ritrovare lo stesso tormento di chi ha molto vagato e vorrebbe ritrovare il sereno.
Grazie a Luciana per la stupenda immagine che mi porta a volare sulle spnde che porto nel cuore.

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

Mi viene spesso da pensare (l'ho anche scritto, in alcune occasioni) che il "nostro" lago sappia raccogliere ed accogliere tutte le emozioni di chi l'osserva per tramutarle in onde, frangendole alla costa.
La magìa della sua pacata grazia (ma anche quella delle sue onde sferzanti, nelle giornate più ventose) trae a sè e disperde ogni peso: e dopo aver passeggiato lentamente lungo le sue sponde, ci si sente più in pace e più leggeri...
Come te Antonia, e come Emilio, anch'io conosco ed amo questa sorta di magica malìa!