Nell'azzurro che sa d'infinito
lentamente mi lascio trasportare
dalla brezza che mi vuole cullare.
Ora il vento sopraggiunge veloce,
m'innalzo in cresta briosa
così che il lago s'addobba
di ricami di velo da sposa.
Rilascio la mia energia
in spumeggianti riccioli
che al loro ventre fanno ritorno.
Sospinta da soffi vitali
fluisco veloce
ad abbracciare la riva.
Mi frango e nell'immenso
faccio ritorno,
continuo la danza del tempo
ora lenta e pacata,
ora gioiosamente agitata,
ora mossa e dal vento sferzata,
fino a quando, dal sole baciata,
al cielo sarò ritornata
da Gianna Binda - (Como)
.
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