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martedì 21 febbraio 2012

Quando alzo lo sguardo e vedo l'acqua dolce... (negli anni, da Biella a Como)



Quando alzo lo sguardo e vedo l'acqua dolce...
(...negli anni, da Biella a Como) :

ritrovo la mia bicicletta, 
la therry blu, con le sue piccole rotelle,
Sapevo che quello emozioni erano le più vere:
la grossa radio nel salotto, Celentano intonava Azzurro.
Il cancello aperto della piccola casa appena fuori Biella, 
sapevo di poterlo varcare e di non ritornare più. 
Quale strano senso di realtà era quello?
Niente aveva la forza di farmi sentire dentro ad una famiglia.
Non sono mai esistiti, eppure quando era in braccio alla nonna, 
e giocavano  a "tasta burasta", ero dentro ad una emozione.
Gli ingialliti ricordi dei palazzi dei vecchi lanifici, 
dove correvo con Therry, 
erano sentieri dai nidi impervi in cui evitavo mine.
Tutto si disgrego',
l'aria di fiori, rimanda a dei momenti i
n cui facevo sforzi per emancipare la mia mente.
Nelle serate buie, nella pioggia, 
nei quadri rotti sul pavimento, 
nei muri rovinati delle scale della cantina,
 la pietra del cortile, il cancello di una vita 
incapace di contenere delle anime.
Di notte volavo, vagheggiavo per i boschi lussureggianti, 
nei sogni, almeno c'era pace.
Sotto la pelle pero' 
i brividi di insicurezza si increspavano 
di fronte alle crude realtà degli adulti, 
così come allora, continuo a sperare.
Quando alzo lo sguardo e vedo l'acqua dolce, 
sento le medesime sensazioni, la mia storia 
è fusa nelle energie dei cicli della natura. 
Io sono dentro ad una volontà.

da Sabina Barbato - (Como)
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