
Il cielo, un prato pieno di fiori
dai mille colori abbaglianti,
il lago, un mare con rossi tremuli riflessi.
Non c'è vento, eppur c'è tempesta,
tuoni e lampi bianchissimi
squassano l'aria.
Quasi ho paura.
Non ho madre che mi protegga,
mi affondi il viso nel seno,
mi canti una nenia soave,
per addormentarmi tranquillo.
La mia anima è sempre in una feroce tempesta,
ed io, pur navigato nocchiero,
fatico a portare la mia vita in porto sicuro.
Chi mi ha fin qui accompagnato,
nel duro cammino al reincontro
con l'eterno divenire,
molto ha dato, piu' ha ricevuto....
poi è scomparso,
pur restando vicino.
da Gianluigi A. Saporiti -(Como)
.
Nessun commento:
Posta un commento