- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

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giovedì 9 aprile 2009

La ninfa

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La pendola ha battuto dei rintocchi
che, nel dormiveglia, non ho contato
e una figura eterea mi sembra
uscire dai cespugli di mortella
per veleggiare piano verso il lago,
scendere coi suoi veli nella schiuma
e incamminarsi oltre, tra le onde,
nello spazio verd’azzurro dell’acqua
fino a sparire con un gran sorriso.
Per tutta quella lunga notte strana,
io rimango insonne fino al mattino
nello stillicidio lento delle ore,
col muoversi dei rami del platano,
che stormiscono scuri come mani
protese quasi dentro la finestra.
Poi, dolcemente, nasce l’aurora
e il giorno che segue è così raggiante
da cancellare in me ogni turbamento
e da indurmi a credere che nel lago,
sensuale e sotto la coltre azzurra,
viva una ninfa soave e misteriosa.

da Emilio Montorfano - (Milano)
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1 commento:

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

le ninfe celate fra le onde del Lario e la Circe nascosta profondamente dei nostri cuori comaschi:
esse cantano soavi nénie - ed ammaliano narrandoci delle nostre amate, indimenticate ed indimenticabili "radici"...