(Ma molti comaschi che furono bambini in quegli anni, sicuramente conservano ancora fra i loro ricordi d'infanzia l'orso "Ugo" o l'otaria "Pucci"...)
Decidevi d’improvviso
e si saliva in groppa
al 127. A galoppo libero
sulla via napoleona.
Si andava allo zoo.
A sentire il ruggito forte
della tigre; con quei pinguini
fermi come statuine.
Il pitone ritorto, costretto
in una cassa di vetro
troppo piccola, fino alla fine
dei suoi giorni e di quelli dello zoo.
Prepotente era il mio amore
per le “persone” di muso.
Per questo oggi donna,
son felice che le gabbie
siano state aperte
e chiuso si è il cancello.
Ora le auto sostano
là dove i miei anni giovani
stavano nella tua mano paterna.
da Miriam Ballerini - (Appiano Gentile - Co)
.
2 commenti:
Dolcissima, l'immagine in chiusura della tua poesia, Miriam.
L'argomento dei tuoi versi è assai particolare - e degno d'attenzione.
Mi sono data un po' da fare per trovare un'ingrigita foto d'epoca, fotomontarla per renderla un po' meno spenta e per aggiungere un mio breve appunto personale - fra cui spiccano un paio di ricordi che forse, fra le righe di quei versi, conservi tuttora anche tu...
grazie di cuore!! Io non arrivo a ricordare i nomi degli animali, ma è bello che a noi bambini sia rimasto questo ricordo.
Miriam
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