Intimamente avvolti
nel fascino
parigino
spensierate
chiacchieriamo
mentre i distretti
percorriamo
dall'Operà Garnier
barocca
a Place de la Concorde
dove l'obelisco
egiziano
incantate ammiriamo
e un succo di germe
di grano
in Rue des
Pyramides gustiamo.
La gioviale voce
di mia figlia
Silvia
armoniosamente mi
conquista
sedute sulle verdi
seggiole
dei giardini de le
Tuileries
dal primaverile
sole accarezzate.
Al Musèe d'Orsay
un bistrot
cerchiamo
e graziosamente
pranziamo
per riprendere il
cammino
fino a l'Île de la Cité lì vicino.
Piacevolmente
sorridiamo
nel vedere
trasportare in bicicletta
un alberello di
mimosa
dai gialli rametti
piumati.
Forse è la moda
ci chiediamo
quando tanti ne
incontriamo.
L'ho raccontato
e anche a me han
regalato
l'alberello dai
pallini gialli
che si crogiola al
sole
sul mio balcone.
L'otto marzo mi han
regalato
un altro alberello
profumato.
Seduta sul mio
balcone
un ramoscello
delicato
dolcemente sfiora
il mio incarnato
mentre ammiro il
mio lago
ancora addormentato
sotto un cielo di
grigio ammantato.
I miei pensieri
si liberano
nell'aria fresca del mattino.
Chiedo al mondo di
rispettare la donna,
di innate capacità
creata,
troppe volte calpestata.
da Gianna Binda - (Como)
.
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