- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

Per leggere tutte le poesie sinora pubblicate su larioinpoesia: scorri in basso, sino ad incontrare l'ultima poesia.
Noterai la scritta "Post più vecchi". Cliccandola, incontrerai via via tutte le pagine inserite, a partire dal gennaio 2008.

martedì 28 febbraio 2012

Sulla sponda



Il cielo è limpido, terso,
colorato di cobalto.
Sulla distesa del lago
trascorre un brivido lieve
mosso dal refolo d’aria
che alita rasente all’acqua.
Piccoli pesci d’argento
guizzano e risplendono
sopra il fondale sassoso,
dove il sole arriva appena
con la sua luce tra le alghe
che piano ondeggiano verdi.

Qui, su questa vecchia pietra,
levigata da secoli
dall’andirivieni d’onde,
ho giocato da bambino
con la frescura dell’acqua,
imparando a conoscere
ad accarezzare, amare
da sempre questo mio lago.

da Emilio Montorfano - (Milano)
.

domenica 26 febbraio 2012

Cipressi del Lario



Composti eleganti, e quasi indifferenti,
vivono come un fattore alla sagra paesana.
Formali come damerini d’altri tempi
compassati vegliano i sovrastanti monti.                                                                                                               
Degni padroni di casa paiono metter
a loro agio gli  infiniti viali delle belle ville.
Mentre dall’altro lato, stanno ad indicar
la via dei lumini alla casa dei morti.

da Riccardo Avanzi - (Fino Mornasco - CO)
.

La luna mi sorride

 


Cammino
tra stalattiti colorate
che vanitosamente si specchiano
nel lariano lago
mentre il faro sulla cima
saluta la notte birichina.

Celeste richiamo
attira la mia attenzione:
la galleggiante luna,
da un insolito arco
di luce orizzontale illuminata,
gioca tra sentinelle di pianeti
in danzante avvicinamento 
per un profetico allineamento.

Cielo terso:
la luna si tuffa
vicino alla bianca stella della sera
tenuta a distanza
dal dorato Giove.
Emozionata la osservo
mentre mi sorride.

.
da Gianna Binda - (Como)
.

martedì 21 febbraio 2012

Il faggio bruno



Un bruma mattutina, sulle onde.
Sveglia le piante sotto un cenno primaverile.
Accanto al lago, un faggio.

E quel  faggio bruno... eccolo... io rivedo...
E' ancora là, dove mi portano i ricordi.
Giro intorno alla casa che ora non esiste più.
Sotto il faggio, dove sedeva il nonno,
Rimirava il suo incanto, fatto di rose e ed azalee,
In un angolo stivali di gomma, appena dismessi; 
in tutto questo continuo a cercare di crescere,
La mia stanza non esiste più, come non esiste più 
Lo sguardo del mattino, tuo, che mi saluta.

Tutto si allontana perché sono ricordi di una bambina,
Ma nel cuore mio ora, mi daranno conforto.
Le poche volte che sorrisi 
era nella speranza di lasciare tutto. 
Il mio sorriso è lontano.
Forse, con te.

Vieni a trovarmi in sogno.

(dedicata al mio carissimo nonno, una delle poche persone vere che nella vita è sempre stato buono ed onesto con me, ha esalato il suo respiro tenendomi la mano.  Dopo anni ho capito che di vero c'e ben poco, le uniche sensazioni di verità le ho percepite in passato. Il faggio bruno era nel giardino di casa mia a Biella)
 
da Sabina Barbato - (Como)

.

Illusione d'amore - (poesia alfabetare all'inverso)



Zebrato è il cuore
Venduto ad una gabbianella lacustre:
Triste amore di nulla
Scritto sulla sabbia
Ricamata dal vento
Quante nuvole hanno pianto
Per un orizzonte immobile?
Odi ancora il canto delle onde
Nel silenzio della notte
Morire sugli argini di cemento
Luna dai gesti impacciati?
Illusione è pensare che la barca
Ha preso il largo per ritornare
Guardando chi l'aspetta sul pontile lecchese
Forse ignaro che il giorno è già morto
E che l'assenza ferisce e scuote
Dolce e il ricordo
Che la modella sull'acqua
Bagnato dal sole
Ammaliato dalla sua bellezza

da Giovanni De Simone - (Traona - SO)
.

Quando alzo lo sguardo e vedo l'acqua dolce... (negli anni, da Biella a Como)



Quando alzo lo sguardo e vedo l'acqua dolce...
(...negli anni, da Biella a Como) :

ritrovo la mia bicicletta, 
la therry blu, con le sue piccole rotelle,
Sapevo che quello emozioni erano le più vere:
la grossa radio nel salotto, Celentano intonava Azzurro.
Il cancello aperto della piccola casa appena fuori Biella, 
sapevo di poterlo varcare e di non ritornare più. 
Quale strano senso di realtà era quello?
Niente aveva la forza di farmi sentire dentro ad una famiglia.
Non sono mai esistiti, eppure quando era in braccio alla nonna, 
e giocavano  a "tasta burasta", ero dentro ad una emozione.
Gli ingialliti ricordi dei palazzi dei vecchi lanifici, 
dove correvo con Therry, 
erano sentieri dai nidi impervi in cui evitavo mine.
Tutto si disgrego',
l'aria di fiori, rimanda a dei momenti i
n cui facevo sforzi per emancipare la mia mente.
Nelle serate buie, nella pioggia, 
nei quadri rotti sul pavimento, 
nei muri rovinati delle scale della cantina,
 la pietra del cortile, il cancello di una vita 
incapace di contenere delle anime.
Di notte volavo, vagheggiavo per i boschi lussureggianti, 
nei sogni, almeno c'era pace.
Sotto la pelle pero' 
i brividi di insicurezza si increspavano 
di fronte alle crude realtà degli adulti, 
così come allora, continuo a sperare.
Quando alzo lo sguardo e vedo l'acqua dolce, 
sento le medesime sensazioni, la mia storia 
è fusa nelle energie dei cicli della natura. 
Io sono dentro ad una volontà.

da Sabina Barbato - (Como)
.

lunedì 20 febbraio 2012

Pittore di parole - all'Isola Comacina





Su questo foglio dipingo
un pezzo di cielo,
dove rondini volano,
su questo pugno di terra
bagnato dal Lario.
Con variopinte parole
dipingo le case,
con tinte pastello
coloro i sentimenti.
Pittore di sogni
oggi sono per voi,
brandelli d’anima
vi offro col cuore.
Sogni porto per voi
sulle mie tele di carta,
tanti versi d'amore
come dolci carezze,
al vento io affido al Tivano
perche le porti lontano."

da Riccardo Avanzi - (Fino Mornasco - CO)
.

sabato 11 febbraio 2012

"Radici Lariane" - (Racconti e ricordi ambientati sul territorio del Lario)


 
Cari Amici di LARIOINPOESIA

continua, il nostro caleidoscopico "viaggio verbale e fotografico" nel territorio locale... Dopo aver più che abbondantemente superato le 500 poesie pubblicate su LARIOINPOESIA, ci accingiamo infatti a compiere un'altra esperienza virtuale fra i nostri "ricordi lariani"...

Sta per essere inaugurato un nuovo spazio web.
Si chiamerà:
" Radici e ricordi lariani"
Radici comasche... e radici lariane: storia, memorie, immagini, vicende, racconti

Sarà aperto alla partecipazione di tutti ed accoglierà testi, racconti e descrizioni, ricordi personali e di tradizioni lariane - fino agli anni ottanta del secolo scorso.

Questa volta non si tratterà di un blog di poesia, ma di semplice prosa, che si avvicina al quotidiano attraverso l'impronta personale del racconto.
L'intento, è di solleticare la vostra fantasia, le vostre memorie...
la vostra penna....per rintracciare insieme ricordi, memorie, rimembranze,
tutto quanto si porsa ritirare fuori dal proprio mondo personale.

Le tracce di coloro che ci hanno preceduto, siano esse grandi o piccole, rilevanti o semplicissime; le immagini del nostro quartiere, del nostro borgo, del nostro paese, della nostra città, sono rimasti parte vivissima di noi, della nostra storia, di quella del nostro territorio.

Le abbiamo respirate, le abbiamo vissute...
descriviamole, raccontiamole!

Attimi vissuti.... i nostri attimi, da raccontare.
Per farli rivivere, anche solo per un attimo... un barlume, un flash che ritorna, attraversando il tempo ...

Proviamo ad "interpretare" tutto questo insieme, in parole...
Proviamo a trasmettere i nostri ricordi
a chi non ha avuto modo di conoscere e vivere direttamente
le esperienze che noi abbiamo visto e vissuto.

Si tratterà sicuramente di brani ricchi di magìa,
fragranti e delicati.... come solo i ricordi vissuti, sanno essere.

Se deciderete di fare parte anche voi di questa nuova "avventura lariana",
inviatemi il vostro scritto a  ventifebbraio@iol.it

(lunghezza massima di un foglio A4, 30 righe in carattere corpo 12
benvenuta anche ad un'eventuale immagine d'epoca, da affiancare al testo )
"Radici e ricordi lariani"
apparirà a tutti gli effetti in rete da lunedì 13 febbraio 2012.

Attendo di aggiungere il vostro gradito contributo,
con vivissima curiosità... a presto rileggerci....!


luciana bianchi cavalleri



.

Inverno


scende la neve,
tutto ricopre,
è manto leggero
bianco velluto...

neri graffiti
orme d'uccelli
quali pittori
traccian veloci...

un frullo d'ali
e volano via
verso le acque tranquille
del lago amico...

da Laura Salvatori - (Bari)
.

mercoledì 8 febbraio 2012

Qui Pro Quo - L'amore risiede nell'amore - (poesia alfabetare)


- (poesia alfabetare) -

A prescindere da quanto ti ami
Bisogna sfogliare le rose
Colorate di giallo appassito
Dentro un gioco di parole aperte
E le nuvole si apriranno
Forse nel cielo rasserenato ma...
Giorno breve è l'amore.
- Hoc unun scio -       (*)
In maggior piacere.
Lambicchiamo dunque l'attimo
Muto passeggero del tempo
Non dando nome alla colpa
Oggi né mai.
Parola dopo parola
Quieteremo i nostri animi
Rimpiangendo il baleno d'amore
Sprecato con l'ombra del qui pro quo.
Tessiamo ghirlande col filo spezzato
Uno per l'altro
Vicino all'acqua di Lecco.
Zefiro alimenterà la nostra lampada.

da Giovanni De Simone - (Traona - SO)

n.d.r.: 
(*)  "Hoc unun scio"  =  So una sola cosa
.

Villa Olmo



Piccole onde di un verde smeraldo
scandiscono il passare del meriggio,
guardo boschi fitti, cresciuti su pareti scoscese.
Supino, all'ombra di una pianta
osservo in cielo una nuvola.
Ascolto voci vicine, urla di giochi,
fragore di passi, un pianto di bimbo.
Una leggera brezza si solleva,
muove i rami sovrastanti,
come il respiro profondo
di un gigante addormentato.

da Riccardo Avanzi - (Fino Mornasco - CO)
.

domenica 5 febbraio 2012

Madùnina de Comm - (Madonnina di Como) - (testo in dialetto lariano)

.


- Testo in lingua dialettale lariana:


L’è della nosta Madùnina
che ve vòri parlà adess’
anca le’ l’è tùtta d’ora...
no, l’è minga nò de gess’.
L’è bela e piscinina
e l’è no’ che vòrem cupiàa
perchè la nosta Madùnina
l’è de Comm’, l’è minga de Milan,
L’è pazient e tullerant,
e l’ha dìi propri negott’
quan che nùn ghem fàa capìi
che la dùeva trasferìs.
Pò la me vegnùda in sogn,
pe’ parlàam un po’ in privat...
me, tasevi ùn po’ stremida perchè pensavi
che la vùreva no’ ves traferida!
inveci lè la ma parlàa,
cùn la granda sùa dùlcessa:
"So’ cùntenta de ves ché,
l’è ùn bel post... una bellezza!
Me, de ché vedi tùss’coss’;
vedi i cà, la gent’, il lag’...
e l’è minga pe’ vantass’
vedi Comm’, e anca Milan.
So’ cùntenta veramente,
l’è ùna bela posiziun,
tùcc che varda e me salùda,
e vòren, la mia benediziun!"


da Annunziata Mazzeo - (Zaccanopoli - VV)


- versione del testo in lingua italiana:

E’ della nostra Madonnina
Che vi voglio parlare adesso
anche lei è tutta d’oro...
no, non è mica nò di gesso,
è bella e piccolina,
e non è per voler copiare
perchè la nostra Madonnina, è di Como;
non è quella di Milano.
E’ paziente e tollerante
e non ha detto proprio niente
quando le abbiamo fatto capire
che si doveva trasferire.
Dopo mi è venuta in sogno
per parlarmi un po’ in privato...
io mi sono un po’ spaventata perchè pensavo
che non voleva esserre spostata!
Invece lei mi hà parlato
con l’immensa sua dolcezza:
<< Son contenta di stare qui
è un bel posto...una bellezza!
da qui vedo tutte le cose;
vedo le case, la gente, il lago...
e non è mica per vantarmi
vedo Como e anche Milano.
Son contenta veramente,
è una bella posizione,
tutti alzano gli occhi, mi salutano
e chiedono, la mia benedizione. >>

da Annunziata Mazzeo - (Zaccanopoli - VV)


n.d.r.
Il santuario (e sacrario nautico) di Garzola, veglia da più di 40 anni sulla città di Como. Nel dicembre 2008, sul suo tetto fu collocata la statua della Madonna dorata che in precedenza svettava sulla cuspide della chiesa dell’ex seminario diocesano.
Da subito, essa è stata affettuosamente ribattezzata dai comaschi la “Madunina de Comm” ed è divenuta un punto di riferimento spirituale e geografico, per la città e l’intera diocesi.

.

La luna è sopra Faggeto

.

...la luna è sopra Faggeto

il cervello è un groviglio di ricordi
il cuore un gomitolo di parole taciute

il lago è un drago spumeggiante
la notte un’isterica urlante

NIENTE PAURA!

Sembra l’alba
Ma la notte
è appena iniziata!

da Nadia Cavalmoretti Trombetta - (Torno - CO)
.

Il male della lontananza

.

Sto freddo e rintanato
in quest’ora invernale
di nebbia triste e grigia
coi rinsecchiti rami
degli alberi spogliati
e strider di cornacchie
che beccan non so cosa
nella brina del prato.
Tutto il mio cuore è con te,
cara città sul lago,
che mi doni il ricordo
di giovanili incontri,
di ombre dolci di baci,
di una meravigliosa
vita che mi ritorna
in mente come un sogno
dileguato nel tempo.
Ormai di quella vita
non resta che il ricordo
dei suo tanti tesori,
ma io spero che presto
torneranno a ondeggiare
in un tiepido vento
le fresche e verdi fronde
e un rifiorir di peschi
porterà primavera.
Oggi il mondo è ancor chiuso
in volute di brume,
ma la meta, il rifugio
di tutti i miei pensieri
è pur sempre lassù
dove il lieve frusciare
dell’onda tra i ciottoli
multicolori e lisci
si accorda con il suono
di un misterioso flauto
nascosto là vicino
nel fogliame ondeggiante,
nel quieto bisbigliare
d’una fonte perenne.

da Emilio Montorfano - (Milano)
.

sabato 4 febbraio 2012

Nevicata

.

La città innevata
sembra purificata,
tra colline incipriate
con case illuminate
in suggestiva bellezza.
La diritta luce segue la scia
dei binari della funicolare
fin sulla cima del faro.
Sorrido come da bambina
e contemplo questo spettacolo
della natura.
L'anima mia respira purezza,
liberamente corre in spazi siderali,
si tuffa su soffici nubi
attinge nuova energia
dispersa da squali affamati.

da Gianna Bianda - (Como)
.

Fiocchi di neve sul Lario

.

A decine, a migliaia
discendono lenti, poi
un poco più in fretta.

Ne seguo la retta
oltre la linea del prato
sul lago imbronciato,

ma il cuore è esitante:
sa che il dolce confetto
là si scioglie all’istante.

da Rosa Maria Corti - (Lenno - CO)
.

venerdì 3 febbraio 2012

Nevicata sul lago

.

Soave, leggera
è calata la sera.
La neve ha smorzato ogni rumore
sepolto ogni livore
Spazi pieni di silenzi profondi
Atmosfera ovattata
Un mondo immacolato
dentro un vello incontaminato.

Le acque del lago
immobili e vanitose,
ingioiellate da collane di luci
pretendono lode.

Il freddo siberiano
imprigiona le anime dentro le mura.

La fiamma balla nel camino
si allunga voluttuosa
sale , poi scende e risale
regala quiete e calore.

La osservo.

Indietro nel tempo
una fiammata crepitante
di parole non lette
ha reso in cenere
un sentimento sterile.

da Yvonne Pelizzari - (Opera - Milano)
.

giovedì 2 febbraio 2012

Isole nel lago

.

Sono sola nel lago, come la comacina,
benché essa abbia dei monti a perimetro di protezione,
io ho solo i miei pensieri a conforto e confine verso un NuovoMondo.
I-sola, quale lucia avrà licenza
di accompagnarmi con un lume, in una non I-sola?
Pavimenti lacuali, sosterrano l’emergere di una terra nuova,
sulla quale voglio approdare.
Il passato è solo un fattore di scorrere,
io voglio correre a pensare dove andrò,
non solo nel Tempo, ma nella storia della mia persona.

da Sabina Barbato - (Como)
.

Candore celeste

.

Nevica...incessantemente da ieri.
La notte ha disperso
immacolati fiocchi
sulla città dormiente
in un niveo e soffice mantello
come grido di purezza
per sciogliere l'amarezza.
Non si distingue il Baradello,
celato dalle brume dell'inverno,
mentre il faro sembra dormire
tra incipriate cime
che lo specchio di lago riflette.
Voli silenziosi di gabbiani
si perdono nell'aria tersa del mattino
mentre le folaghe
sembrano placidamente scivolare
sulle gelide cenerine acque.

da Gianna Binda - (Como)
.