- fotografia panoramica: Franco A. Cavalleri -

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giovedì 31 luglio 2014

Il mio pianoro


Al chiuso pianoro erboso,
ch’è cinto di faggi ondeggianti,
di snelle betulle,
ornato da castagni severi,
giunge dappresso
lo sciabordare sommesso
dell’onda del lago
che si frange
armonica 
cadenzata
sulla ghiaia
poco distante
sul pietrisco paziente
immobile
della riva poco lontana.
È verde il pianoro,
il mio pianoro solingo,
morbido come un tappeto        
ornato dai fiori gialli
del tarassaco dentato
dai capolini ridenti
di piccole margherite.
Intorno, nell’ombra,
c’è una corona
di floride felci   
e delicato capelvenere.
In mezzo s’innalza
nobile
eccelso
un alto abete
che, un giorno lontano,
io interrai
quand’era piccino
alto come me.
Ora la cima
che oscilla lenta
nel vento leggero
è regale
spavalda
mentre lassù
sfida l’azzurro
e sul suo tronco rugoso
qualcuno ha inciso dei nomi
come sigillo d’amore.
.
- da Emilio Montorfano - (Milano)
.
 

Una giornata sul Lario




Vi rincorro nuvole grigie
gocciolanti inseguitrici,
di questo vento che mai
si placa arricciando
come un grande coiffeur
le onde del lago.
Solo là dove l’impetuoso ruscello,
si unisce calando dall’orrido trovi la quiete,
per l’amo del pescatore.

Qui dove tutto è pace
nel complice vocìo delle onde,
abbracciato dalla nera scogliera,
aspetto che dopo la tempesta
spunti la luna.
.
da Riccardo Avanzi - (Fino Mornasco - CO)
.

Sirèta



- Testo originale, in dialetto brianzolo

I föj han quataa tött ul vial
i sò culur sgargiànt e
smorbi a stess témp
tà fan restà senza fià
ross, gialt, verdisétt

Un pitùr al möv ul penèll
in manera delicada
al carèzza la tela
cumè se la füdèss da seda

Una cupiéta in calùr
la sa struscia in sö una banchèta

Ul su pian pian al và a scundas
da drée da la muntagna
Un legèr scigòzz
al vèn sö da-la tèra

Una föja la se fermàda in söl mè giubètt
la vardi l’hè stupenda !
Un brivìd da frecc
al mà cur in sö la –rrcéna
L’hè ura da-nà a cà

                              - Luciano Baldini -


- Versione in lingua italiana-

- Verso Sera
Le foglie hanno ricoperto tutto il viale/i loro colori sgargianti e/tenui nello stesso tempo/ ti fanno rimanere senza fiato /rossi gialli verdini /Un pittore muove il pennello/in maniera delicata/accarezza la tela come/se fosse di seta /Una coppiètta in calore/si struscia su di una panchina /Il sole piano piano và a nascondersi/dietro la montagna/ Una leggera nebbia/sale dalla terra /Una foglia si è fermata sul mio giubbetto/ la guardo è stupenda !/Un brivido di freddo mi corre sulla schiena /E’ ora di ritornare a casa

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- da Luciano Baldini - Albavilla (CO) -
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