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Finalmente ecco la luce del sole
che riscalda, filtrando tra le nubi,
tutto, uomini e cose, monti e lago.
Laggiù c'è quella mia cara panchina
ormai da tempo lasciata deserta
presso il sussurro ciarliero dell'onda
e presso il beccheggiare delle barche.
Forse, ora, teneramente abbracciati,
due giovani si baciano felici
inseguendo i loro sogni e progetti
come accadeva a me nel tempo andato
su quella stessa panca in riva al lago,
quando, in quel mondo ch'è rimasto uguale,
i volti e le voci sono cambiati
e, camminando, coloro che incontro
non son gli stessi del mio vecchio mondo.
da Emilio Montorfano - (Milano)
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