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Siedo vicino al pontile
di grossi tronchi di legno
dipinti d’un color bianco
della caletta di Torno,
dove piccoli germani
navigano tra le barche
che beccheggiano ormeggiate
ai gradoni consumati
dalle ondine quiete e chiare
dell’acqua bassa e trafitta
dai raggi caldi del sole,
che ci lascia intravvedere
piccoli pesci guizzare.
Sull’altra sponda del lago,
Moltrasio splende di luce
e qui, intorno al porticciolo,
guardo il portichetto ombroso,
i tavolini all’aperto
del bar con vasi di verde,
l’antica chiesa severa,
il piazzale e i suoi vicoli
e sento una stretta al cuore
perché adesso più non vedo
presso quelle amate rive
sorridermi e passeggiare
quelle mie persone amate
che ora non ci sono più.
da Emilio Montorfano - (Milano)
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2 commenti:
Un dipinto dai vivi colori, sembra di toccare tutto con mano e poi l'assenza di coloro che hanno animato quest'affresco e che ora possono guardarlo solo attraverso le nuvole.
Sempre tenera e commovente la poesia di Emilio!
Osservando meglio, fra le righe sembra d'immaginare insieme all'autore quelle "presenze" amate.
Permangono, nell'anima e nel cuore ed in mille ricordi che ricompaiono vividi e improvvisi nella luce luminosa d' un tranquillo giorno, trascorso fra consueti e amati luoghi...
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