strappa la tenda del ricordo
e con passi sicuri
vieni al nostro lago
seguendo il volo inquieto dei gabbiani
l'acqua
col suo vestito di spuma
carezzerà i tuoi piedi
sussurandoti la solitidine d'amore
di un opale nero
nascoto dalla sabbia
vieni al nostro lago
vieni dove le pietre
si sciolgono in lacrime
e la musica dello zefiro
singhiozza
siediti sulla barca
senza remi
dove lasciasti le tue vesti
alla pallida luna
vieni al nostro lago
i tuoi occhi
potranno ancora bere
lunghi sorsi di luce
e lavare il silenzio delle ombre
nel sussurro delle onde
che si alzeranno
per abbracciare la pienezza del vuoto
vieni al nostro lago
la notte
passerà inavvertita
e l'alba
con afflata spada
aprirà nei sogni
uno spazio azzurro
più azzurro dell'azzurro
oh vieni al nostro lago!
da Giovanni De Simone - (Traona - SO)
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