Piangevo,
urlaro
dal dolore;
arrivò la Pasqua ,
la mia
quaresima continuò,
solo il
desiderio di rivedere
i miei
monti, il mio lago,
il color
del cielo, gli occhi tuoi,
il canto
del vento tra le tue chiome,
il tuo
profumo,
mi han
ridato la forza
di
vincere, ancora una volta,
le
infemità.
Piove,
triste
il cielo e l'anima mia.
Guido
per la scivolosa,
trafficata
via Regina,
Villa d'
Este, Villa Carlotta,
Bellagio
di fronte
Varenna
dall' altro lato.
gallerie, ponti,
una
ciminiera mi fa vibrare,
sto
arrivando alla sognata meta,
Musso,
Dongo, Domaso
vento,
spruzzi, poi… ci sei tu
un caldo
saluto,
un lungo
abbraccio, sono
finalmente
felice.
Ti
provoco,
i tuoi
occhi taglienti
mi
affettano,
e' cio'
che desidero:
un dolce
soffrire nell' anima,
gioire dentro
per un
dolore-piacere
infinito.
da Gianluigi A. Saporiti - (Como)
.
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