dall'antica Via Regina
ti
specchi nell'acqua
e
giochi con le onde
ti
rivedo “Dung":
lontano
appaiono
ore transfinite
che tu
ebbro
d'eterno
divorasti
nell'incorporeo silenzio
muovevamo
l'acqua con le mani
e
riflesso
negli occhi
guardavamo
l'amore
catturato
nella piazzetta Rubini
ride la
brezza che sussurra
il tuo
laghée e il mio napoletano
oh!
quante emozioni intense
sono
morte qui: esalazioni di tempo
mutate
in gravide gocce sul cuore
il lago
non è più lago
ma una
porta chiusa
e io
busso
ai gabbiani.
da Giovanni De Simone - (Traona - SO)
.
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