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Accoglimi,
stringimi,
come fossi tua figlia,
anche se sono nata in un grembo differente,
sento di appartenerti,
tormenti di sensazioni, di amori e di delusioni,
dopo molto affanno, nel cercare un’illusoria pace perpetua,
nei tuoi bacini ho trovato, uno dei sensi piu’ intensi,
la quiete,
ed ho compreso, la nullita’ che scorre nelle frenesia
di rincorrere mete, proiezioni di una societa’ fallace.
Non sento piu’ il bisogno di dimostrare,
sono solo io e con te.
La brezza che si incanala la mattina attraverso le tue gole,
e mi solleva i capelli, mi fa sentire viva e sento che ci sei,
e posso auspicare un giorno in cui l’eterna ricerca di un senso,
possa placarsi.
da Sabina Barbato - (Como)
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