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fotografia: Franco A. Cavalleri
Il monotipo azzurro è una finestra,
dinanzi vi trascorrono i colori
del lago cangianti d’ora in ora.
Vi erano graffite figure – mi dicesti –
ora sbiadite, perse.
Ma tu ancora un poco le ravvisi
e le risvegli, percorrendone per me
con l’indice le linee impercettibili.
Ed io le paragono al permanere
delle sembianze degli amici non più vivi
che vado ricercando ai luoghi abituali:
lo scalone, la scuola, il lungolago,
e solo le ritrovo nella mente,
incise e vive, ma impietosamente
assenti.
da Eleonora Bellini (Borgo Ticino, NO)
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1 commento:
Arduo il commento, per una poesia tanto coinvolgente:
la presenza di chi abbiamo amato non si dissolve mai, nel cuore.
"Il tramonto
ha nella luce e nella brezza
la tua voce..." - LBC -
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