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E’ il mio rimorso, il vento
freddo sul lago di marzo
limpido e lontano dal desiderio
nostro della primavera.
Eppure camminammo.
Ora tu sei l’assente, e sei
taciturna presenza nella mente.
Il vento – anemos – non cede.
da Eleonora Bellini - (Borgo Ticino - NO)
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2 commenti:
Splendida poesia. Il vento è il legame tra passato e presente, tra assenza e presenza. È la costante che passa sui giorni della vita - "anemos", certamente ma anche "chronos", il tempo, che qui simboleggia, invisibile e silenzioso nel suo scorrere come quel vento.
Condivido il tuo parere, Daniele: versi toccanti e molto belli.
"Eppure camminammo"...
ed il vento conduce ancora le impronte di quei passi: stigmate del passato che - all'indifferente scorrere di anni e di stagioni - rimane indissolubilmente vivo e presente, dentro al cuore
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